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La giornata speciale di Diawara: “Il 42 come Yaya Touré. Il primo gol? E’ per mia mamma”

Festa grande per il centrocampista che ha regalato la vittoria in rimonta al Napoli contro il Chievo: “E’ stato un gol importantissimo per la squadra e per me. Dedico la rete a mia madre che è morta un anno prima che io venissi in Italia. Non avevo mai immaginato il mio primo gol in Serie A così. Spero di emulare Yaya Touré”.
A cura di Marco Beltrami
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Quella contro il Chievo era stata considerata come l'ultima chiamata per Amadou Diawara. Il centrocampista, finito ai margini alla luce del poco spazio concessogli da Maurizio Sarri, è stato schierato dal 1′ per l'assenza dello squalificato Jorginho. E non poteva trovare modo migliore l'ex Bologna per rispondere "presente": una prestazione positiva e soprattutto lo splendido e pesantissimo gol della vittoria del Napoli, all'ultimo respiro. Una giornata che Diawara probabilmente sognava da tempo e che sicuramente non dimenticherà mai.

Diawara, una dedica speciale per il primo gol in Serie A

Ai microfoni di Premium Sport, il classe 1997 ha provato a raccontare le sue emozioni, subito dopo il fischio finale di Napoli-Chievo. Una gioia incontenibile quella del guineano per il primo gol in Serie A, per cui ha una dedica speciale: "E' stato un gol importantissimo per la squadra e per me, il mio primo in Serie A e sono molto contento per questo. Dedico la rete a mia madre, che è morta un anno prima che io venissi in Italia. Non avevo mai immaginato il mio primo gol in Serie A così. Ma io ho molta fiducia in me stesso e ho calciato. Mi hanno fatto i complimenti tutti i compagni, il mister, il direttore e tutto lo staff".

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Diawara, le scelte di Sarri e il retroscena sul numero 42

Il ragazzo africano non pensa alle poche presenze stagionali (17 in Serie A e 26 complessive), ma solo a giocare e provare a sfruttare le chance a disposizione. Oggi l'ha fatto garantendo una prova superba confermata dai numeri: addirittura 116 i palloni toccati, nessuno ha fatto meglio nella formazione azzurra. Nessuna polemica dunque con Sarri: "Decide il mister chi mettere in campo, io lavoro tanto e mi metto a sua disposizione. Ringrazio ogni volta che mi mette in campo, provo a dimostrare quello che valgo". Una battuta anche sul numero 42, un omaggio al suo idolo, che spera di emulare a suon di prestazioni: "Numero 42? Sì, è per Yaya Touré. Spero di arrivare ai suoi livelli un giorno, lavoro per questo".

Il Napoli crede nello scudetto, Diawara e il regalo allo spogliatoio dopo il gol

Il tempo è dalla parte di Diawara che oggi ha scritto una pagina importante della storia del Napoli, tenendo viva la lotta scudetto con la Juventus. Gli azzurri ci credono, e il calciatore si prepara a "pagare pegno", offrendo qualcosa allo spogliatoio dopo la rete al Chievo: "Scudetto? E' ancora lunga, bisogna vincere fino alla fine. Se ci sentivamo spacciati? Noi lottiamo su ogni pallone, speriamo sempre di vincere. Siamo stati sfortunati nel primo tempo, abbiamo avuto tante occasioni ma non siamo riusciti a realizzarle. Stiamo lavorando bene e speriamo di segnare di pi Siamo tutti molto contenti. Se offrirò una cena? Porterò una torta nello spogliatoio".

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