La Germania sveglia l’Italia: finito il sogno europeo degli azzurri
L'Italia contro la Germania non compie l'ennesimo miracolo sportivo ed esce ai rigori.
Gli azzurri sembrano cedere alla distanza sfiancati da una Germania attenta, ordinata per 90 minuti ed oltre, che fa gran possesso di palla e alza i ritmi nel corso di una gara in cui ha sempre dettato il gioco, ma riemergono nel finale di una gara infinita. Dopo una mezz'ora di studio tattico, i campioni del Mondo prendono le misure, subiscono il minimo sindacale (al 43′ il tiro da fuori di Sturaro) ma capiscono dove colpire. E lo fanno a inizio secondo tempo quando su pressing a centrocampo, Florenzi sbaglia un facile appoggio di testa favorendo Gomez che mette Ozil in condizione di aprire le marcature. Un colpo da ko che spezza gambe idee agli uomini di Conte che riescono a reagire nell'unico modo possibile, col cuore oltre l'ostacolo. E con l'aiuto di Boateng che al 78′ tocca di mani nella propria area di rigore dal cui dischetto Bonucci fucila Neuer. Supplementari. Che si dipanano in una serie di errori da parte dei 22 in campo stremati nel fisico e nella mente, senza più alcuna occasione e Buffon e Neuer che restano inoperosi in attesa dei rigori. Che sono una sagra degli errori con gli sbagli di Zaza, Pellè e Bonucci da una parte e di Muller, Ozil e Schweinsteiger dall'altra. Fino all'errore decisivo di Darmian con Neuer che si trasforma in eroe di serata.
La partita
Mossa e contromossa – Partita bloccata per i primi 20 minuti di gioco. Germania e Italia si studiano, si temono, si rispettano. Loew e Conte mettono in campo due squadre speculari nell'animo con la preoccupazione di non commettere errori prima di pensare a mettere paura all'avversario. Ne nasce un match imballato in cui Buffon e Neuer per metà primo tempo non devono pensare a parare. La Germania tiene palla, l'Italia gioca di ripartenza ma i ritmi restano volutamente bassi.
Fuori Khedira, pericoli da Gomez e Muller – Loew deve fare i conti però anche con la sfortuna per l'infortunio di Khedira che lascia il campo per dare spazio a Schweinsteiger che si prende la fascia di capitano ed entra subito nel match inserendosi sulla destra. Non è un caso se – a gioco ampiamente fermo – è l'ex Monaco a superare Buffon dopo una evidente spinta in area azzurra. Ma è la scintilla che apre ad una nuova partita. La scossa sveglia la Germania che alza il baricentro e che qualche istante dopo ci prova con Gomez che spizzica di testa e poi con Muller che approfitta di una carambola davanti a Buffon.
Giaccherini-Sturaro, occasione d'oro – Ma l'occasione d'oro ce l'ha l'Italia quando Giaccherini imbeccato perfettamente sulla linea dei difensori crossa basso in area tedesca non trovando compagni pronti ma Sturaro fuori area che colpisce sul secondo palo: a Neuer battuto, ma Boateng ci mette la punta del piede e mette in angolo. Su quest'occasione che fa saltare di rabbia Conte in panchina, si conclude il primo tempo, apertissimo ad ogni risultato.
Male Italia, pericolo Muller – Il secondo tempo è nel segno della Germania con l'Italia che arretra pericolosamente davanti a Buffon e ne approfitta quasi subito Muller che prova a chiudere alle spalle del numero uno azzurro dopo un complicato disimpegno azzurro. Ma se la palla è indirizzata in porta superando il portiere dell'Italia non fa i conti con Florenzi che con una autentica acrobazia salva il risultato.
Gomez crea, Ozil finalizza – Gli azzurri provano a reagire ma la manovra italiana si fa più difficoltosa nel momento in cui la Germania fa girare la palla. Il centrocampo azzurro non trova più palle giocabili, il baricentro si abbassa e i tedeschi prendono possesso del campo. Non è un caso che su una palla sbagliata a centrocampo da Florenzi nasce il vantaggio dei campioni del Mondo che sfondano con Gomez che trova Ozil in area di rigore: palla sul primo palo e Buffon battuto.
Miracolo Buffon, azzurri in apnea – L'Italia si spegne come cerino al vento, la Germania rimane padrona del gioco e dei ritmi della partita e il secondo tempo diventa un'autentica sofferenza azzurra. Al 69′ è Buffon a compiere un prodigio su un tocco di tacco di Mario Gomez, tenendo in gioco gli azzurri mentre Conte impreca nei confronti dei propri attaccanti che non fanno più pressione sull'inizio dell'azione dei tedeschi. L'Italia perde lucidità di minuto in minuto, il ct non propone cambi e gli undici entrano in affanno, mentre Loew si gioca il jolly inserendo la velocità e la fantasia di Draxler, al posto di Gomez.
Arrembaggio Italia: Bonucci pari dal dischetto – L'ultimo acuto azzurro è del solito Pellè che prova la deviazione vincente al 72′ su un assist al bacio di De Sciglio ma la punta non trova la porta e Neuer non deve nemmeno intervenire. E' l'ultimo squillo di tromba o almeno così sembra ma l'Italia ha un moto d'orgoglio e al 78′ si guadagna un limpido fallo di rigore in area tedesca per un tocco di mani di Boateng: dal dischetto Bonucci fa 1-1 e gli azzurri tornano a respirare obbligando i campioni del Mondo ai supplementari
I supplementari e i rigori
Con Germania e Italia pari in tutto, sia nei gol che nei cambi (due a testa) si aprono i tempi supplementari. Che iniziano con gli Azzurri tutti intorno a Chiellini, sempre più punto di riferimento carismatico insieme a Bonucci e Buffon. I primi 15 minuti si consumano senza ulteriori sussulti con le due squadre oramai senza più fiato e con le idee annebbiate. Le energie azzurre vengono meno in Eder, Sturaro e Parolo mentre tra i tedeschi sono Muller e Kimmich ad essere in riserva. Gli ultimi 15 minuti sono una autentica sofferenza per tutti i 22 in campo con Conte che si gioca all'ultimo secondo l'ultimo cambio togliendo Chiellini e inserendo Zaza per i tiri dal dischetto. Che decideranno la semifinalista che scenderà in campo giovedì prossimo.
Dal dischetto la dea bendata punta l'indice verso la Germania e la dichiara terza semifinalista di questo Europeo francese.