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La Fiorentina dei giovani: segreti, curiosità della squadra con l’età media più bassa in A

Dopo il successo contro il Chievo per 6-1 la Fiorentina sembra aver già convinto il popolo viola: questa squadra può fare bene. La rosa ha l’età media più bassa di tutto il campionato italiano e contro la squadra di D’Anna, in campo, gli unici over erano Pezzella e Vitor Hugo, che sono classe 1991. Un gioco che si ispira al Liverpool e la forza del gruppo, i segreti di questa squadra.
A cura di Michele Mazzeo
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Il roboante successo ottenuto alla prima stagionale al ‘Franchi’, contro il Chievo, ha sottolineato sicuramente l’ottimo stato di forma della Fiorentina. La squadra di Pioli infatti, al pari dell’Atalanta, è partita prima di tutte per via dei possibili preliminari di Europa League che avrebbe dovuto giocare vista la squalifica del Milan dalla coppa. Ma con i rossoneri poi riammessi, l’appuntamento con l’Europa è rimandato, ma allo stesso tempo i viola possa essere contenti comunque di aver messo nelle gambe subito benzina importante per affrontare la prima parte di stagione. Un aspetto di questa nuova Fiorentina, è però la rosa. Quest’anno infatti, sono tanti i giovani che la compongono. La squadra di Pioli è infatti la compagine di Serie A con l’età media più bassa di tutto il torneo. Dagli acquisti ultimi di Pjaca, fino al portiere 19enne Lafont, i talenti targati Corvino cominciano a dare i loro frutti.

La squadra più giovane della Serie A

Possiamo definirla giovane, addirittura un’Under 24 questa Fiorentina. Già, perchè l’undici iniziale della viola contro il Chievo è stato fin qui il più ‘verde’ mai schierato in questo avvio di campionato: 23 anni e 195 giorni. Segue l’Udinese che è a invece ferma a quota 24,6 mentre la Juventus è la squadra titolare più esperta di tutti, con età pari a 29 anni. Aspettando di recuperare la prima giornata, nessuno ha segnato di più della squadra di Pioli.

Le prime squadre di A con l'età media più bassa della rosa (Transfermarkt)
Le prime squadre di A con l'età media più bassa della rosa (Transfermarkt)

Ben 6 gol nella prima partita e già una doppietta (quella di Benassi) che sempre considerando l’età, è il capocannoniere della squadra a soli 23 anni. Record su record e siamo solo alla prima giornata per una squadra che sembra avere davvero tante ambizioni da vertice o almeno, da zona Europa. Una stagione fa, per mettere insieme lo stesso numero di centri c’erano volute tre gare, di cui due coincise con due sconfitte.

Un piccolo capolavoro di Pioli

Gli arrivi di Pjaca, Lafont, la mancata cessione di Chiesa, con Simeone pronto ad essere il bomber di questa squadra, impreziosita poi dagli acquisti di Norgaard e Gerson, fanno di questa Fiorentina una squadra capace di essere concreta quanto basta. Pensate che dei 19 tiri complessivi contro il Chievo, la squadra viola è riuscita a farne arrivare 15 nello specchio battendo Seculin. In pratica quasi una volta su due.

Ed erano addirittura 22 anni che la Fiorentina non segnava così tanti gol in una sola partita. Precisamente dall’aprile del 1996 contro il Padova con un passivo di 4 gol. Insomma, il gioco di Pioli, equilibrato, preciso, elastico e molto improntato al contropiede con tanti uomini che vanno ad attaccare la porta avversaria, sta portando i suoi frutti

Le sorprese Milenkovic e Lafont

E in una squadra che ha una età media così bassa, qualcuno farebbe fatica a scovare chi più tutti possa emergere maggiormente. Dopo una sola partita però, la Fiorentina ha fatto vedere di aver trovato due giovanissimi che già alla vigilia di questo campionato promettevano bene: Milenkovic e Lafont. Il primo, centrale difensivo, o all’occorrenza terzino destro (come sta facendo quest’anno), è stato protagonista di un ottimo Mondiale con la Serbia e difficilmente riuscirà a perdere il suo posto da titolare.

La carriera di Lafont a soli 19 anni (Transfermarkt)
La carriera di Lafont a soli 19 anni (Transfermarkt)

Pioli ha promosso a pieni voti questo classe 1997, 20 anni, con un valore di mercato pari a 15 milioni di euro. E che dire di Alban Lafont. Il portiere francese arrivato in punta di piedi a Firenze e che a 19 anni conta già quasi 100 presenze in Ligue  1 e che contro il Chievo ha messo in mostra tutto il suo repertorio. Tocca a loro far rinascere una Fiorentina formato Europa.

Il modello Liverpool per rivoluzionare il gioco in Serie A

Questa nuova Fiorentina di Pioli, con così tanti giovani, talenti e calciatori che nonostante un’età non proprio così avanzata, sembrano essere già degli esperti, pare ispirarsi al Liverpool di Klopp. Lo schema base è lo stesso: 4-3-3. Il tecnico è affezionato al “gegenpressing”, ovvero quella sorta di macchina a pressione che va a pressare in avanti una volta perso il pallone. Concetto sul quale i viola stanno crescendo e il gol di Milenkovic contro il Chievo ne è proprio l’esempio lampante.

Lo schiaramento in campo della viola contro il Chievo (Transfermarkt)
Lo schiaramento in campo della viola contro il Chievo (Transfermarkt)

Non sempre è possibile farlo e infatti a un certo punto la Fiorentina si è raccolta, mantenendo il possesso palla nella propria metà campo, attirando il Chievo a sè per poi colpirlo negli spazi con verticalizzazioni improvvise. Un’altra cosa simile sono i mediani con polmoni e muscoli. I centrocampisti servono per aggredire gli avversari, inserirsi o cercare subito le punte. Le differenze si notano nel tridente: i Reds giocano con un falso nove, la Fiorentina con un centravanti puro come Simeone che però può anche essere considerato un falso nove dato che è un giocatore che ama svariare molto sulla linea d’attacco.

Ma chi sono gli over di questa squadra?

Abbiamo dunque detto che l’età media della squadra titolare viola che ha giocato contro il Chievo non superare i 24 anni. E allora la domanda è: chi erano gli over? Una domanda semplice la cui risposta è alquanto singolare: Pezzella e Vitor Hugo. I due centrali difensivi della Fiorentina che hanno sono rispettivamente del 1991, quindi 27 anni.

Firenze 6️⃣ fantastica!⚽️ #NoiSiamoFirenze #InsiemeSiamoPiùForti ⚜️

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Un qualcosa di assolutamente incredibile ma che focalizza ulteriormente l’attenzione degli appassionati di questo sport, su questa squadra e su Pioli che proprio con i giovani è in grado di giocare in questo modo: tutto muscoli e polmoni. Merito suo, della società, ma anche di Corvino che ha avuto la capacità di non cedere giovani del calibro di Chiesa e anzi, mantenendo intatta la struttura di squadra dello scorso anno impreziosendola con giovani d’esperienza come Lafont, Gerson e la stella Pjaca.

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