La fidanzata di Garcia: “A Roma si cambia idea troppo in fretta”
Duro affondo di Francesca Brienza, compagna di Rudi Garcia e giornalista di Roma TV, contro l'ambiente di Roma: la donna, ospite fisso della trasmissione Tiki Taka, ha infatti difeso l'operato del tecnico francese, che sta vivendo il momento più difficile della sua carriera da quando si è seduto sulla panchina dei giallorossi, con l'esonero che sembra ora dopo ora sempre più vicino. "Preferirei il silenzio fino a comunicazione ufficiale", ha spiegato la Brienza dagli studi del programma condotto da Pierluigi Pardo, "ma Rudi è comunque sereno. Ha una mentalità vincente nonostante quel che si dice".
L'ambiente giallorosso non è mai stato facilissimo per nessuno: la piazza è incandescente, con la Roma che pur disputando stagioni al vertice non riesce ad alzare un trofeo dall'ormai lontano 24 maggio 2008, quando si impose 2-1 sull'Inter in finale di Coppa Italia. Da allora, il nulla: a fare male sono soprattutto le finali perse (due coppe Italia e due supercoppe italiane), assieme ai secondi posti in campionato (quattro negli ultimi otto anni) ed alle pessime prestazioni europee.
Rudi Garcia, arrivato nell'estate 2013, era partito con il piede giusto: profilo vincente, frasi ad effetto, successi a valanga, e tanti applausi. Ma sono rimasti, appunto, solo questi: il Napoli di Benitez ha alzato al cielo due trofei (Coppa Italia e Supercoppa) in due anni, oltre alle semifinali di Europa League. Rudi Garcia è naufragato prima in Champions e poi in Europa League, ha perso la decima Coppa Italia uscendo in semifinale prima, nei quarti poi e quest'anno addirittura negli ottavi contro lo Spezia ed anche in campionato, dopo due secondi posti consecutivi, adesso è quinto, con il fiato sul collo del temibile Sassuolo.
"A Roma si crea sempre un via vai di ipotesi e chiacchiericci", ha aggiunto ancora la Brienza, "ma mi sembra troppo dire che tutta la città stia aspettando il suo esonero. Ci sono tanti tifosi silenzi che sono dalla sua parte. Rudi è arrivato a Roma in una situazione che, se non hai una mentalità vincente, non riemergi", ha spiegato ancora, "ed il problema è stato questo, perché parti subito in quarta ed adesso che le cose vanno peggio finisce che vuoi il cambio di allenatore". E cita l'esempio di due ex-giallorossi esonerati e che ora si stanno prendendo la propria rivincita. "Luis Enrique premiato come migliore allenatore è la legge del contrappasso. Mentre Spalletti, che richiamiamo con tanta veemenza, è lo stesso che volevamo mandare via da Roma".
