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La favola dell’Albatros Pelè: dall’addio al calcio alla finale di Europa League

Nel 2010 fu colpito da embolia polmonare e gli dissero che non avrebbe più potuto giocare. Dopo un anno di forzato riposo riprese tra le fila del Socheaux e da allora non si è più fermato. Fino ad arrivare in finale di Europa League con il Marsiglia, dove aveva iniziato la stagione da panchinaro.
A cura di Alessio Pediglieri
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Arrivare in finale di Eruopa League quando 8 anni prima avevi smesso di giocare a calcio. E' la storia di Yohann Pelé il portiere dell'Ol. Marsiglia che si giocherà contro l'Atletico Madrid il trofeo e il conseguente accesso alla Champions League. Nel 2010, Pelè stava per appendere scarpette e guanti al chiodo, per un grave problema polmonare. Poi, il lento e difficile recupero e oggi il sogno di conquistare l'Europa da titolare.

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Poco conta se la finale sia arrivata con un gol ai supplementari, tra le proteste del Salisburgo che si è sentito defraudato in una coppa in cui è stato assoluto protagonista non previsto, un outsider di tutto rispetto. Per Pelè si è avverato un sogno in cui il destino deve ancora possibilmente scrivere la pagina più bella.

L'embolia del 2010. L'Albatros non ha mai smesso di volare, soprattutto da quando nel 2010 il Tolosa – squadra in cui militava ai quei tempi –  gli aveva comunicato che non avrebbe potuto più giocare a calcio dopo un'embolia polmonare. Una notizia orribile, la carriera di Pelè sarebbe dovuta finire lì, proprio nel momento in cui Pelè aveva iniziato a costruirsi una carriera importante e veniva considerato tra i portieri migliori d'Europa.

Lo stop e il rientro. Tutti lo stavano cercando, mezza Europa stava impazzendo per quel ragazzo capace di volare tra i pali come pochi pari ma la diagnosi tarpò le ali all'Albatros che rimase fermo e disoccupato per un anno. In attesa di capire il proprio destino che, alla fine, lo riconsegnò al calcio che conta. Nessun ingaggio spettacolare, nessun top team ma semplicemente la periferia della Ligue1 ripartendo dal Socheaux.

Il Marsiglia, la finale. Oggi, a 35 anni, Yohann Pelè è tornato a riprendersi il posto che merita, nel calcio che conta, quello vincente: con l'Ol. Marsiglia proverà a vincere il suo primo trofeo internazionale, che varrà come riscatto definitivo, emblema di chi non molla, di chi non si arrende all'avverso destino. E adesso, anche l'Atletico Madrid dovrà fare i conti con l'Albatros

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