La crociata di Mourinho: no a Pokemon Go prima delle partite
Niente sesso prima delle partite. Sigarette vietate. Impossibile trasgredire anche solo con un bicchiere di vino. A letto presto e niente scappatelle. La storia del calcio raccoglie aneddoti sulle regole ferree imposte dagli allenatori alle squadre, sui ritiri punitivi (o per ritrovare unità e concentrazione) che imperversano quando le cose vanno male e scontentano tutti… a cominciare dai calciatori. José Mourinho, da poche settimane ufficialmente al timone del Manchester United, tra le norme di comportamento che ha spiegato all'interno dello spogliatoio ne ha inserita una singolare.

Non c'entrano le wags, né il rischio/divieto di sprecare energie preziose e perdersi tra cosce, lenzuola e culi di bottiglia. Il manager portoghese ha raccomandato ai calciatori di non utilizzare la App ‘Pokemon Go' nell'imminenza delle partite. Un paio di giorni prima di un match è meglio evitare distrazioni e di lasciarsi trascinare dall'enfasi di questa sorta caccia al tesoro digitale: la nuova applicazione, infatti, permette di individuare, scovare e catturare i Pokemon che si trovano ovunque.
A riportare la notizia è il tabloid inglese Daily Star che, citando una fonte interna allo spogliatoio dei Red Devils, racconta: "Mourinho ama tenere sotto controllo il gruppo ma sa anche quanto sia importante conservare un buon rapporto con i suoi giocatori per questa ragione non ha problemi a concedere un po' di relax prima delle gare".
C'è però una prescrizione sulla quale il manager lusitano non intende transigere: ovvero, utilizzare Pokemon Go per ingannare il tempo e l'attesa a ridosso degli incontri in calendario. "Secondo lui – si legge ancora sul giornale – la cosa migliore nelle 48 ore che precedono le partite è concentrarsi sulle tattiche provate in allenamento durante la settimana. E non pensare ad altro".