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La Coppa d’Asia ha nome e cognome italiano: quello di Massimo Luongo

Insieme a James Troisi, il centrocampista dello Swindon Town è stato il protagonista assoluto della competizione: suo uno dei due gol nella finale, suo il premio come miglior giocatore del torneo. E pensare che l’Italia lo aveva scartato.
A cura di Alberto Pucci
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Ci sono storie che vale la pena raccontare, esperienze degne di una sceneggiatura cinematografica. Come quella di Massimo Luongo: fresco vincitore della Coppa d'Asia con l'Australia e del prestigioso riconoscimento di miglior giocatore della competizione. Nato 22 anni fa a Sidney, Luongo è figlio di mamma indonesiana (suo nonno era il sultano dell'isola di Sumbawa) e di padre italiano, marchigiano per la precisione. Dopo aver esordito in nazionale il 5 marzo scorso contro l'Ecuador, il talentuoso centrocampista si è tolto lo sfizio di vincere il torneo asiatico e di mostrare a tutti, in mondovisione, le sue qualità. Doti nelle quali ha sempre creduto il Tottenham, che ha accolto il ragazzo e lo ha fatto diventare un giocatore vero, e successivamente altre squadre inglesi come l'Ipswich Town e lo Swindon Town: club di terza divisione, nella quale milita tuttora Massimo Luongo. E l'Italia? Il bel paese del calcio lo ha solo sfiorato, quando ha passato un breve periodo di tempo allenandosi con l'Ascoli. "Probabilmente non mi ritengono così bravo", rispose ad un giornalista che gli chiese il motivo del suo emigrare verso l'Inghilterra.

Gemelli del gol – Il primo successo nella Coppa d'Asia per i "Socceroos" porta la griffe di Luongo, ma anche quella di un altro italo-australiano che, tuttora, rimane di proprietà della Juventus. Al gol del centrocampista dello Swindon Town e al pareggio del coreano Heung-Min Son ha fatto seguito la rete decisiva di James Troisi. Anch'egli centrocampista, Troisi è cresciuto nelle giovanili del Newcastle prima di approdare in Italia. Figlio di un architetto napoletano e di madre greca, il ventiseienne arrivò a Torino nel 2012 per poi essere subito girato all'Atalanta, nell'ambito dell'operazione che portò Manolo Gabbiadini in bianconero. In nerazzurro Troisi giocò sei partite, prima del trasferimento a Melbourne e al ritorno alla base bianconera: club che, nel frattempo, aveva acquistato dall'Atalanta anche la seconda metà del cartellino. Oggi gioca in prestito in Belgio, nello Zulte Waregem.

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