La contestazione della Curva Nord: “Pioli, prendili a calci in culo”

La Nord ha detto basta: "Pioli, prendili a calci nel culo", recitava l'ultimo degli striscioni di una contestazione per oggi durata solamente 45 minuti. Il primo tempo, poi l'appoggio alla squadra in campo che stava vincendo sul Genoa. Un tifo ‘condizionato', dal risultato acquisito grazie alla prima rete di Brozovic, altrimenti sarebbe andato in scena ben altro spettacolo in un San Siro semideserto e avvolto nella nebbia. Già con lo Sparta Praga c'erano state avvisaglie di agitazione tra gli ultrà, manifestatati in occasione della sfida al Genoa.
Gli applausi per Pandev, eroe del Triplete
I tifosi nerazzurri non accettano più una squadra incapace di mostrare orgoglio e attaccamento alla maglia. La riprova, semmai ce ne fosse stato bisogno, è arrivata al 73′ quando in campo è entrato Goran Pandev, con la maglia del Genoa. Ma applaudito e inneggiato da tutto lo stadio per qualche minuto. Perché il macedone, malgrado oggi sia un avversario, è stato l'emblema di chi quei colori li ha vestiti e rispettati fino alla fine. Era lui, lo scudiero di Mourinho sulla fascia destra ai tempi del Triplete, lui che i tifosi hanno applaudito come nessun altro nell'attuale squadra, lui che rappresenta ancor oggi ciò che i tifosi cercano nei propri giocatori: la dignità.
Pioli assolto, così come era stato per De Boer
Poi, la contestazione della Nord, mirata, precisa. Dove gli imputati sono i giocatori. La società, cinese, non è stata presa nemmeno in considerazione, l'ira della Curva è stata rivolta a chi scende in campo, disonorando, domenica dopo domenica, la maglia interista. Invocando il mercato di gennaio come una sorta di Ferche Caudine attraverso le quali epurare una rosa non considerata degna. L'unico ‘sopravvissuto' è stato Stefano Pioli, così come prima di lui, Frank de Boer, considerati incolpevoli davanti a tanto disagio.
Risultato sì, gioco no
Ma se i due gol di Brozovic hanno riportato l'Inter alla vittoria, scavalcando diverse posizioni in classifica – che rimane sempre imbarazzante – è ancora lontana la voglia di applaudire una squadra che fatica a svolgere le cose più semplici. Anche contro il genoa, è andata in scena la galleria delle oscenità difensive con la linea a tre D'Ambrosio-Miranda-Murillo a tratti imbarazzante. Un gioco che non decolla nemmeno a centrocampo, dove Joao Mario spesso trotterella, Brozovic tocca il pallone sempre una volta di troppo, Candreva gira a vuoto e l'attacco ne risente, anche con due punte di ruolo. Per una sera è arrivato il risultato, ma il gioco lo si deve trovare altrove.