La Chapecoense riparte: al raduno c’è anche Neto in stampelle
Dopo le lacrime e la disperazione, è ora arrivato il momento di provare a giocare. A distanza di giorni dal quel tragico 28 novembre, quando la tragedia aerea di Medellin coinvolse 71 persone, la Chapecoense si è infatti radunata per dare inizio alla nuova stagione che, come da calendario, sarà ricca di impegni. Dopo la presentazione ai tifosi, la squadra è scesa negli spogliatoi. Insieme a loro, anche il "guerriero" Helio Zampier Neto: il 31enne difensore che è riuscito miracolosamente a salvarsi dopo l'impatto. Nonostante le stampelle, che utilizza dopo le lesioni accusate alla gamba destra, il nativo di Rio de Janeiro è sceso nello stanzone con il tecnico Vagner Mancini e si è intrattenuto con i nuovi componenti della prima squadra della Chape. Un fitto colloquio, immortalato dallo scatto di un fotografo e dal tweet della stessa società brasiliana.
La forza di Neto
"Una foto vale più di mille parole – ha twittato il club di Chapecó – Il nostro guerriero Neto condivide la sua esperienza con i nostri nuovi ragazzi da poco promossi a calciatori professionisti". In attesa di eventuali colpi di mercato e di qualche prestito promesso dagli altri club brasiliani, la nuova squadra della Chapecoense che parteciperà al prossimo campionato, sarà infatti composta da molti ragazzi provenienti dalla Primavera e soltanto da cinque professionisti: Nadson, Grolli, Dodo, Niltinho e Rossi.
Giocatori che hanno ascoltato in religioso silenzio i consigli di Neto: già in piedi dopo il terribile incidente e fermamente convinto di poter tornare a calcare l'erba verde di un campo da gioco. Nella sua prima conferenza stampa, spesso interrotta dalle lacrime, il difensore aveva infatti dichiarato di voler provare a scendere nuovamente in campo: "Se Dio vorrà, tornerò a giocare con la Chapecoense". I tifosi, e i suoi nuovi compagni, lo stanno già aspettando.