La busta paga di Benatia finisce su WhatsApp
Mehdi Benatia aveva lasciato tutto nella sua auto. Tra le scartoffie da portare al fiscalista c'erano anche le buste paga, appoggiate sul sedile assieme ad altri documenti su reddito e imposte pagate. Qualcuno deve averlo riconosciuto e, avvicinatosi alla vettura per pura curiosità, ha poi pensato bene di scattare una foto a quegli effetti personali che raccontano di introiti e bonus, parte fissa e variabile dell'ingaggio che percepisce da quando è al Bayern Monaco. Pochi secondi per un clic, altrettanti per diffondere sui social network attraverso WhatsApp lo scatto contenente quegli elenchi, nemmeno fossero i microfilm di James Bond.
La polizia ha già iniziato le indagini per la violazione della legge sulla privacy considerati i dati divulgati (codice fiscale, numero di conto corrente, importo delle trattenute, stipendio) e provveduto a censurare dalla Rete quei documenti. Nel frattempo, però, il Web ha avuto la possibilità di fare i conti in tasca all'ex centrale della Roma e scoperto che ha uno stipendio mensile lordo di 176 mila euro per un ingaggio complessivo di circa 6 milioni di euro, un contributo di 4.500 euro per l'auto e imposte sul reddito pari a circa 2.5 milioni di euro.
Il fatto che informazioni riservate siano state rese pubbliche non è l'unico inconveniente capitato al giocatore marocchino protagonista di una stagione poco felice: infortunatosi a fine agosto scorso contro l'Hoffenheim, è rimasto fermo per un paio di mesi; problemi che si sono ripresentati a metà dicembre per l'ennesimo stop di natura muscolare. Benatia e il Bayern affronteranno la Juventus a febbraio, in occasione degli ottavi di Champions League: "Paura della Juventus? Non ne abbiamo – ha ammesso di recente l'x giallorosso -. Siamo consapevoli che sarà una sfida difficile, contro un avversario molto forte. Abbiamo massimo rispetto dei bianconeri, però nessun timore".