video suggerito
video suggerito

L’ultima suggestione: CR7 via da Madrid. Insieme a Mourinho

Al rientro degli impegni con il Portogallo Cristiano Ronaldo parlerà con Mourinho e Perez. Nessun rinnovo o aumento in vista, malgrado il suo ‘malessere’. Intanto City, United e PSG stanno preparando nell’ombra i piani di nuovi assalti e si apre una suggestiva ipotesi: Ronaldo ha come procuratore Mendes, lo stesso di Mourinho. E se CR7 lasciasse Madrid…
A cura di Alessio Pediglieri
24 CONDIVISIONI
cr7 il malessere e le ipotesi

In questa prima pausa dei vari campionati europei, a favore delle Nazionali e delle qualificazioni ai mondiali in Brasile 2014, ha tenuto banco, insieme e forse più delle cronache legate ai risultati e convocazioni, anche il ‘mal di pancia' di Cristiano Ronaldo, tra gli sportivi più pagati al mondo e – di certo – il calciatore più coccolato e riverito insieme a Leo Messi.
Bene, come un fulmine a ciel sereno – ma i malpensanti ritengono anche dietro un'attenta tempistica, forse voluta dal procuratore Mendes o da qualche club –  mercato estivo chiuso, è scoppiato l'improvviso malcontento del portoghese nel Real Madrid.
Un Ronaldo che ha risollevato subito le sorti del Real in un inizio di stagione in Liga non proprio positivo, grazie ai suoi gol che hanno portato anche al primo successo stagionale le merengues nella Supercoppa di Spagna, vincendo nel primo ‘Clasico' contro il Barça.
Cristiano Ronaldo uguale tristezza, silenzio, una strana ‘saudade' e dichiarazioni post-gara ricchi di riferimenti e sottintesi che hanno aperto scenari fino a qualche ora prima impensabili.

Un mal di pancia ‘virale' – Non è un aspetto nuovo nel calcio moderno. Il contagio da ‘mal di pancia' non sembra conoscere limiti. Il più famoso della recente storia del calcio è targato Zlatan Ibrahimovic, quand'era nell'Inter e prima di passare al Barcellona. Insoddisfazione, mancanza di stimoli, stipendio a suo dire inadeguato, rapporto con i tifosi divenuto difficile. Una disaffezione gestita da Mino Raiola in modo tanto magistrale da far accasare il suo assistito al Barça per poi riportarlo, 12 mesi dopo, al Milan. Società dalla quale se ne è andato quest'estate non senza un nuovo mal di pancia aggravato dalla partenza di Thiago SIlva, dall'epurazione della vecchia guardia e da una squadra ridimensionata non in grado, sulla carta, di poter competere ad altissimi livelli.
Ma il buon Zlatan è stato in buona compagnia. Per restare in Italia, non si può dimenticare il ‘mal di pancia' di Ezequiel Lavezzi, il ‘Pocho' di De Laurentiis che considerava finito il proprio ciclo a Napoli soprattutto dopo aver visto l'offerta scritta con i milioni del Paris Saint Germain che hanno fatto crollare gli ultimi tentennamenti dell'argentino davanti al quale De Laurentiis ha risposto con il pagamento fino all'ultimo cent della milionaria clausola rescissoria inserita in contratto. O i ‘mal di pancia' di due ex gemelli del gol Giampaolo Pazzini e Antonio Cassano che senza mezzi termini han fatto sapere della loro insoddisfazione all'Inter e al Milan riuscendo a far compiere a Moratti e Galliani uno scambio di mercato tra le due società meneghine, impensabile solo alcuni anni fa.

cr7 il malessere e le ipotesi con mou

Lo strano malessere di CR7 – Certo che un Cristiano Ronaldo ‘amareggiato' professionalmente ha messo immediatamente mezza Europa che da sempre controlla il futuro del campione del Real in attesa di capire se a Madrid legherà anche il suo prossimo (probabile ultimo) contratto, visto che oggi ha già 28 anni (e l'accordo con il Real scade fra tre stagioni) ed è nel pieno dela maturazione agonistica. In Francia (con il ricchissimo PSG pronto sempre a far follie) ma anche al di là della Manica (con Chelsea, United e City) hanno drizzato subito le orecchie.
Era il 1 settembre, 24 ore dopo la chiusura del mercato estivo (guarda caso) e, quindi, l'interessamento o una possibile base d'accordo sarebbe stata possibile solamente o per la sessione di gennaio o per l'estate 2013, ma poco ha contato per chi ha intravisto subito uno spiraglio per interessi veri o semplice speculazione.
Ufficialmente CR7 non ha gravi problemi, è in cerca di coccole sportive, qualche considerazione maggiore da un punto di vista economico (perchè il panchinaro Kakà guadagna come lui) e una maggiore serenità affettiva con una vita sentimentale tribolata tra la splendida Irina Shayk e la presentatrice portoghese Rita Pereira.
Lo stesso giocatore, sondato il terreno attorno a se stesso, ha poi ridimensionato il problema col Real Madrid, utilizzando anche il suo profilo twitter ufficiale:

Mi accusano di volere più soldi, ma un giorno si vedrá che non è così. Darò tutto per vincere con il Real Madrid. Il fatto che io mi senta triste ha creato grande scalpore. Mi accusano di volere più soldi, ma non è così e un giorno si vedrá.
A questo punto, voglio garantire ai tifosi del Real Madrid che le mie motivazioni, il mio impegno e il mio desiderio di vincere tutte le competizioni non verranno meno. Ho troppo rispetto per me e per il Real Madrid per dare meno di quanto io sia in grado di dare. Un abbraccio a tutti i madridisti.

Una ‘spiegazione' del suo malessere che cela anche altri interventi dietro le quinte. Un colloquio con il presidente Perez – che sembrerebbe impossibilitato oggi ad alzare il tetto ingaggi, davanti alla crisi economica incombente – e le maggiori attenzioni del sempre vigile Josè Mourinho.
Come ha rivelato il quotidiano spagnolo ‘Marca’, infatti, lo Special One avrebbe telefonato al suo giocatore nelle ore successive al suo ‘mal di pancia'.

Qui sei un giocatore importante, non devi avere dubbi. Devi essere chiaro. Sei tenuto in grande considerazione e devi sentirti amato, puoi contare sul nostro affetto e ti aiuteremo in qualsiasi situazione.
Quando ritornerai ne parleremo, devi sapere che siamo qui per ascoltarti e aiutarti

cr7 il malessere e le ipotesi allo united

United e City pronti all'assalto – Intanto si sono sprecati i rumors e le ipotesi di mercato attorno a Ronaldo. In Inghilterra, ad esempio, chi meglio delle due squadre di Manchester o del Chelsea potrebbe gratificare la vanità di Ronaldo, magari con un ingaggio finalmente in doppia cifra come il suo rivale Messi o Zlatan Ibrahimovic? La suggestione incredibile e l'occasione unica ha fatto sì che i tabloid d'oltremanica non lesinassero soluzioni come quella del City che starebbe preparando un’offerta "monstre" di 95 milioni di sterline per riportare il giocatore in Premier con un contratto di 4 anni a oltre 250mila sterline a settimana.
Per evitare che la suggestione Ronaldo possa turbare i sonni di molti, però, il City ha subito fatto sapere di non aver fatto alcun passo in direzione CR7. In questo senso, avrebbe orchestrato il tutto l'agente di CR7, Jorge Mendes per fargli avere l’aumento dal Real che però non si può permettere di aumentare ancor più in alto l'ingaggio al portoghese, complice la crisi, le diverse tassazioni e un contratto già ‘in bianco' a favore di Ronaldo.
La strada che riporterebbe CR7 a Manchester ma su sponda United, invece, sarebbe ancora più articolata, ma – forse – ancor più suggestiva. Una premessa: l'agente del portoghese è lo stesso di un altro grandissimo del calcio mondiale, anch'egli lusitano: Josè Mpurinho.
E quindi?
Quindi se Alex Ferguson decidesse di mollare e di lasciare il suo posto, potrebbe farlo per portare lo Special One in red, con il quadro – per ora da fantamercato – complessivo che sarebbe perfetto.

L'idea PSG: CR7+Mou – E il connubio Ronaldo-Mourinho fuori dalla Spagna è proprio la proposta che il PSG degli sceicchi avrebbe in cantiere da offrire a Perez. Le cifre non sono note, sarebbe di certo un'operazione di oltre 200 milioni di euro e che permetterebbe a CR7 e a Mou di uscire da Madrid in pompa magna per aprire un ciclo fenomenale sotto la Torre Eiffel dove Leonardo e Ancelotti hanno già mosso le basi.
Che Mourinho abbia sempre avuto un riguardo speciale per Ronaldo non è un mistero e anche in queste ore – i più male intenzionati – pensano che il ‘mal di pancia' di Ronaldo sia ‘gestito' da Mendes procuratore dei due, per spingere il Real a evitare di avere in seno un superpagato scontento, rinunciando di fatto – di fronte ad eventuali reali offerte da capogiro – anche la possibilità di liberarsene con uno ‘sconto' sulla miliardaria clausola rescissoria.
A quel punto, subentrerebbe il malcontento di Mourinho, il quale avrebbe un motivo più che valido per lasciare anch'egli Madrid verso destinazione estera.
Non prima, però, di aver vinto qualcosa con il Real: se al ‘malcontento' si aggiungesse qualche traguardo prestigioso (leggasi Champions League) il divorzio potrebbe essere accettato con meno dolore dal Real, per la gioia di tutti. Soprattutto del procuratore Mendes che guadagnerebbe una doppia percentuale con un'unica mossa….

24 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views