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L’ultima rivoluzione FIFA: un Mondiale per Club ogni 4 anni che dura 18 giorni

La FIFA medita l’ennesima rivoluzione: un Mondiale per Club ogni 4 anni, che dura 18 giorni e che si disputerà a giugno. Nel marzo del 2018 si deciderà al Consiglio federale, ma c’è già chi non è d’accordo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ancora un nuovo sviluppo all'interno del  Mondiale per Club, una formula che sembra non essere pienamente apprezzata dalla stessa FIFA. Che starebbe meditando una nuova rivoluzione per la fase finale di un Trofeo che ha cambiato già pelle diverse volte.  Come riporta la stampa spagnola, l'idea di fondo è che il torneo si disputerebbe ogni quattro anni e non più ogni singola stagione, con la partecipazione di ben 24 squadre, distribuite in 8 gruppi da 3 team ciascuno.  Un piccolo Mondiale a tutti gli effetti, con l'obiettivo principale di far3e più cassa possibile.

Un mini Mondiale al posto della Confederations Cup

In corsa nel nuovo Mondiale per Club ci sarebbero le migliori squadre dei cinque continenti: dodici europee, cinque sudamericane, due africane, due asiatiche e due nordamericane. Una sorta di rifacimento in piccolo del Mondiale classico per Nazionali, con la manifestazione che dovrebbe essere disputata nel mese di giugno, invece di dicembre e che durerebbe 18 giorni e prenderebbe il posto dell'attuale Confederations Cup.

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Appuntamento ogni 4 anni a giugno

Proprio la Confederations Cup non ha mai preso piede e l'ipotesi di un ribaltone totale è già stata vagliata dal presidente della Fifa Gianni Infantino. L'ampliamento della competizione sarà analizzato nella prossima riunione del Consiglio della Federcalcio mondiale, che dovrà decidere delle sorti di questo nuovo mini torneo mondiale. La data per parlare del Mondiale per Club è fissata per il 15 e 16 marzo 2018 a Bogotà in Colombia, dove si deciderà in modo univoco.

Le critiche di Grindel, membro FIFA

Alcuni dettagli sono stati svelati sul profilo social da Reinhard Grindel, il numero 1 della Federcalcio tedesca e membro del Consiglio della Fifa. Lo stesso Grindel però non ha gradito la rivoluzione in atto e si è detto contrario alla novità: "Ritengo che a giugno i giocatori necessitino di tranquillità e tempo per ritrovare la condizione. La Fifa dovrebbe concentrarsi sulle manifestazioni legate alle Nazionali"

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