L’Uefa costringe il Salisburgo a cambiare logo: troppo simile a quello del Lipsia

I loghi troppo simili di Salisburgo e RB Lipsia

Il Salisburgo è stato costretto a modificare il proprio logo. Il motivo? L'eccessiva similitudine con quello del Lipsia. Entrambi i club prenderanno parte alla prossima Champions League, anche se gli austriaci saranno costretti a scendere in campo nei preliminari, mentre i tedeschi inizieranno la loro avventura dalla fase a gironi. Entrambi i loghi presentano due tori, con al centro un pallone da calcio.

Il Salisburgo costretto a cambiare logo

Una situazione sgradita all'Uefa che ha imposto dunque al Salisburgo di prendere provvedimenti: sul nuovo logo che sarà presente sulle casacche per la stagione 2017/2018 sarà presente un solo toro, per differenziarlo da quello del club sorpresa della scorsa Bundesliga, con delle modifiche anche dello stile. Lo stemma sarà rotondo con FC che sostituirà RB.  La Uefa si è assicurata che le due società sono indipendenti e non controllate direttamente dalla Red Bull e a tal proposito ha confermato la partecipazione al prestigioso trofeo per entrambe, smentendo l'ipotesi di una squalifica. L'azienda è solo sponsor per gli austriaci che dunque hanno subito operato per rientrare nei parametri del massimo organo calcistico continentale. Già nella scorsa stagione i due club si resero protagonisti di un episodio curioso in Champions che fece storcere il naso all'Uefa. Durante il match dei preliminari tra Salisburgo e Liepaja Rig, un giocatore degli austriaci scese in campo con la casacca del Lipsia, dopo che il suo nome fu stampato sulla divisa sbagliata. Una conferma della similitudine dei loghi e non solo tra i due club.

Il caso della stella richiesta dai tifosi

E pensare che alla vigilia dello scorso campionato, come ricordato da Gazzetta.it,  furono proprio gli stessi tifosi a richiedere ai vertici del Salisburgo un cambio del logo. A gran voce infatti la curva austriaca richiedeva l'inserimento della stella che rappresenta il numero dei titoli vinti. Una scelta che fu bocciata dalla Red Bull, che invece in quest'occasione non ha potuto fare a meno di modificare il proprio simbolo.