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Champions, Lipsia e Salisburgo sorridono: per l’Uefa non c’è conflitto d’interessi

Dopo il verdetto arrivato da Nyon, i due club di proprietà della Red Bull scenderanno in campo nella prossima edizione della Champions League. Secondo l’Uefa, non ci sarebbe stato nessun conflitto d’interessi.
A cura di Alberto Pucci
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Lipsia ai gironi di Champions League e Salisburgo al secondo turno dei preliminari. Questo il verdetto del campo e anche dell'indagine che l'Uefa ha condotto nelle scorse settimane, a causa di un presunto conflitto d'interessi che avrebbe potuto estromettere dalla prossima edizione una delle due squadre di proprietà della Red Bull. Secondo il regolamento dell'Uefa, infatti, due club con lo stesso proprietario non possono giocare nella stessa competizione europea. Dopo un'attenta indagine, da Nyon è però arrivato l'ok per entrambi i club poiché per il massimo organismo continentale non c'è stata nessuna violazione del regolamento. E' stato dunque decisivo l'escamotage trovato dalle due società che, grazie ad alcuni affari di mercato che hanno portato i due club a "scambiarsi" molti giocatori, sono riuscite a far risultare la Red Bull solo come "main sponsor" della formazione austriaca.

Il comunicato dell'Uefa

"La Camera Arbitrale dell'Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club (CFCB) ha deciso di ammettere l' FC Salisbirgo e l'RB Lipsia alla UEFA Champions League 2017/18 avendo constatato che l'Articolo 5 (Integrità della competizione) del regolamento del torneo non viene violato. A seguito di un'accurata indagine e di importanti variazioni amministrative e strutturali da parte dei club (per quanto riguarda azienda, settore finanziario, personale, sponsorizzazioni, ecc.), l'organo di controllo UEFA ha ritenuto che nessun individuo o persona giuridica aveva più un'influenza decisiva su più di una squadra partecipante a una competizione UEFA per club. Come previsto dall'Articolo 34(2) del Codice di procedura dell'organo di controllo finanziario UEFA – Edizione 2015 e dagli Articoli 62 e 63 degli Statuti UEFA, è possibile presentare ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport entro 10 giorni. L'organo di controllo finanziario UEFA continuerà a monitorare entrambi i club per accertarsi che le regole di integrità continuino ad essere rispettate".

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