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L’ottimismo di Mancini: “C’è il clima giusto per rilanciare la Nazionale”

Dopo la sconfitta contro la Francia, il commissario tecnico azzurro vede il bicchiere mezzo pieno: “E’ importante ritrovare il calore attorno alla Nazionale. Questa è una squadra di giovani, in fase di costruzione e credo che questo possa creare un po’ di entusiasmo, poi è chiaro che dipenderà dai risultati”.
A cura di Alberto Pucci
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Quella contro la Francia è stata una sconfitta ben digerita da Roberto Mancini. Il nuovo commissario tecnico della Nazionale, consapevole della forza degli avversari e del lavoro appena cominciato con i giovani azzurri, ha infatti visto ottimi segnali anche nel pesante ko dell'Allianz Riviera di Nizza. A poche ore dall'ultimo "test match" contro l'Olanda, che si giocherà a Torino lunedì sera, il ct ha manifestato tutta la sua fiducia nel nuovo corso italiano.

"Cercheremo di fare meglio nelle prossime partite, ma è importante ritrovare l'entusiasmo per la Nazionale – ha spiegato Mancini davanti alle telecamere di Sky – Questa è una squadra di giovani, in fase di costruzione e credo che questo possa creare un po' di entusiasmo, poi è chiaro che dipenderà dai risultati. Ci sono tanti ragazzi giovani e i giovani hanno bisogno d'aiuto".

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Il sostegno dei tifosi italiani

Ritrovare il calore intorno a Bonucci e compagni, dopo l'apocalisse svedese che ci ha negato il viaggio mondiale in Russia, è dunque il primo obiettivo del commissario tecnico e dei vertici della Federazione. Contro la selezione olandese, l'Italia potrà contare sulla spinta dell'Allianz Stadium: pronto a sostenere la squadra in quest'altra delicata e difficile amichevole. "Ho visto molta personalità tra i calciatori, e questo forse è l'aspetto più importante", ha aggiunto il "Mancio" in conferenza stampa.

Questione di feeling, dunque. Quello che è mancato negli ultimi mesi della gestione di Giampiero Ventura. "Mi fa piacere che ci sia questo clima e mi sembra giusto perché, anche se abbiamo sofferto un po' in questi mesi, parliamo sempre della Nazionale – ha concluso il 53enne allenatore di Jesi – Non credo che ci sia questo affetto per me, ma penso che questa sia una Nazionale di ragazzi che va aiutata, ci vuole positività".

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