L’ombra degli sceicchi sulla Serie A: da Lavezzi a Thiago Silva. Fino a Sneijder e Cavani
In attesa di capire quali nuovi giocatori usciranno dal cilindro di Euro2012, è doveroso già da subito soffermarsi su queste prime battute di calciomercato. Che è solamente all'inizio, ancora si stanno smaltendo fatiche e tossine dell'ultima impegnativa stagione, ma che comunque è subito entrato nel vivo delle trattative dove moltissimi club europei stanno ‘calando' come prima opzione il carico da '90' senza politiche attediste o mosse dietro le quinte con i classici depistaggi. Nulla di tutto ciò: il mercato 2012 si prepara ad essere un lungo periodo di trattative alla luce del sole.
Lo insegnano i nomi importanti che stanno già circolando da settimane, i cosiddetti top-player che tanto fanno sognare i tifosi. Alcuni esempi? Sneijder, Kakà, Van Persie, Lavezzi, Cavani, Thiago Silva. Proprio partendo da quest'ultimo e dalla trattativa in corso tra Milan e PSG vale la pena iniziare il nostro veloce resoconto di un mercato sempre in fermento e che, per alcuni club, si sta già consolidando a giugno per essere prontissimi ai blocchi di partenza della prossima stagione.
Proposte ‘monstre' – La domanda sorge spontanea: è più immorale tenersi Thiago Silva malgrado tutto o accettare la ‘vergognosa' proposta degli emiri di Parigi?
Un dubbio che Silvio Berlusconi in persona dovrà sciogliere nelle prossime ore. Quella attorno al difensore brasiliano, tra i migliori al mondo nel suo ruolo, è il centro delle trattative di questi giorni: dalla capitale francese, Leonardo e Ancelotti hanno confermato di voler fare compere in Italia e dopo aver prelevato l'anno scorso i vari Sirigu, Menez, Pastore, adesso puntano i portafogli verso altri campioni da portare in Ligue 1. Thiago Silva valutato circa 50 milioni di euro. Una cifra che farebbe vacillare chiunque soprattutto perchè non è una proposta ‘monstre' raccontata dai soliti rumors bensì una concreta trattativa nata dalle immense disponibilità finanziarie dei nuovi proprietari quatarioti di un PSG senza limiti.
Adriano Galliani è già volato a Parigi un paio di volte, si è incontrato ufficialmente con l'amico-nemico Leonardo, avrà parlato anche con il vecchio guru rossonero Carlo Ancelotti; di certo avrà visto nero su bianco la cifra pronta ad essere incassata dal Milan che, tra l'offerta parigina, i bonus annessi e il risparmio su un ingaggio attorno ai 5 milioni, porterebbe a casa un affare da oltre 50 milioni di euro.
Già in passato, le ‘sirene' sonanti avevano convinto la società rossonera a cedere i propri gioielli, come Kakà (ceduto per 67 milioni di euro) e prima ancora Shevchenko (attorno ai 40 milioni): rinunce che non lasciarono con rimpianti i tifosi del Milan che ritrovarono subito vittorie prestigiosi in Italia e in Europa. Dando ragione alla dirigenza milanista che anche adesso non potrà rifiutare tanta ‘manna'.
Il ‘pressing' degli sceicchi – Restando al mondo degli ‘sceicchi' che stanno ribaltando la mappa del calcio in Europa, non si può non menzionare anche la partenza del ‘Pocho', Ezequiel Lavezzi, l'argentino del Napoli che ha salutato il progetto di Aurelio De Laurentiis per approdare nel dorato mondo del PSG. Anche in questo caso, molti aspetti che uniscono la trattativa dell'ex azzurro con quella probabile del difensore milanista. Stessa destinazione, Parigi; stessa proposta irrinunciabile (pagamento in toto della clausola rescissoria pretesa dal Napoli di 31 milioni di euro); medesima tempistica, ovvero "detto, fatto" senza tanti giri di parole o tentennamenti. A Napoli, come sta accadendo al Milan, hanno provato a trattenerlo ma dopo 5 bellissime stagioni vissute da protagonista, per Lavezzi l'avventura sotto il Vesuvio sembrava proprio essere giunta al termine. L'obiettivo minimo era quanto meno cederlo a una società che non fosse diretta concorrente e anche sotto questo aspetto il risultato è stato dei migliori: Juventus, Roma e Inter a bocca asciutta e per il Napoli soldi sonanti da reinvestire subito.
Perchè se è vero che oggi i rapporti tra De Laurentiis e Mazzarri non sono entusiasmanti, è pur reale la volontà del Napoli di colmare il vuoto del ‘terzo tenore' che ha lasciato orfani Hamsik e Cavani. L'obiettivo minimo è portare subito in azzurro il gioiellino del Pescara di Zeman, Lorenzo Insigne. Al Napoli, per la stagione 2012-2013 sembra esserci un posto riservato per lui, stando anche alle ultime dichiarazioni del suo agente che – dopo aver parlato con Bigon – ha confermato la disponibilità ad aggregarsi già da questa estate.
Il mercato della Serie A – Con il nome di Insigne si apre anche il ‘mercato' degli altri nomi illustri di questa parentesi estiva. Come quello di Edinson Cavani, il ‘Matador' stagionale del Napoli che De Laurentiis non vorrebbe cedere a nessun costo ma che potrebbe vacillare davanti a proposte ‘indecenti'. Che il PSG si sia già ‘svenato' per Lavezzi e forse per Thiago Silva, può far respirare il numero uno partenopeo anche se le sirene non mancano. La Juventus non ha mai nascosto di volere il giocatore ma l'affare non si potrà fare. Più dubbi, invece, se dovessero scendere prepotentemente in capo altri arabi con le loro valigie di petroldollari, come quelli del Manchester City di Roberto Mancini, nuovi campioni d'Inghilterra, e pronti a regalarsi dei gioielli da mettere in mostra. Dzeko dovrebbe avere i giorni contati al City e quindi si potrebbe assistere ad un assillante corteggiamento sull'urugagio azzurro. Stesso dicasi per un altro giocatore da tempo nel mirino della Premier: il nerazzurro Wesley Sneijder che con l'Olanda quasi eliminata a Euro2012 con 2 sconfitte in due partite, potrebbe valutare la scelta di approdare proprio al City di Roberto Mancini o al sempre presente United di Ferguson che lo aveva cercato già un anno fa a suon di milioni di euro.
Stando in casa nostra, altri pezzi da '90' stanno facendo il classico giro dei ‘quattro cantoni': Sebastian Giovinco piace all'Inter che non ha nascosto il proprio interessamento ma dovrà fare i conti con la Juventus. La ‘formica atomica' difficilmente resterà alla corte di Donadoni in quel di Parma e a Torino si sta valutando un possibile rientro, da protagonista. In alternativa, e che alternativa, c'è sempre Van Persie, l'olandese dell'Arsenal che tanto fa impazzire Marotta ma il cui ingaggio appare davvero difficoltoso.
Top club che vai, top player che trovi, o che vorresti trovare: Mattia Destro, malgrado l'esclusione azzurra, resterà difficilmente a Siena e il suo nome è sulla bocca di tutti. Sarà una ‘pedina' importante che l'Inter di Stramaccioni vorrebbe acquistare ma che cela alcuni rapporti con altri club (leggasi Genoa) da dover preservare per non rovinare altre trattative. L'attaccante del Siena è uno dei giovani in rampa di lancio, come Immobile che potrebbe restare a Pescara e soprattutto come Verratti, il gioiellino che ancora la Juventus vorrebbe acquistare bruciando una concorrenza agguerrita e anticipando scelte avversarie. Infine, attesa per il mercato di Jovetic, gioiello irrequieto di una Fiorentina che lo ha blindato fino al 2016 ma che è pronta a cederdavanti offerte irrinunciabili.
Affare fatto – Tra i tanti rumors, qualcosa di ufficiale intanto c'è. Restando ai campioni d'Italia della Juventus, conferma per gli acquisti importanti degli (oramai) ex friulani Asamoah e Isla, due pedine di centrocampo che erano sul taccuino di mezza Serie A. Senza dimenticare l'ingaggio al ‘nuovo Buffon', il giovanissimo e promettente portiere Leali, 18enne campioncino che si è fatto le ossa quest'anno in serie B nelle fila del Brescia. Anche il Milan non è stato a guardare e al pari della Juve ha confermato l'arrivo di Montolivo e Traorè. Due "costi zero", giocatori svincolati dalle rispettive società e arrivati senza spese ma con grandissime aspettative per un nuovo centrocampo. Riccardo Montolivo dalla Fiorentina e Bakaye Traoré dal Nancy formeranno una nuova coppia regista e incontrista che dovranno ridare smalto alla manovra rossonera dalla prossima stagione. in stallo, invece, le manovre di altre due ‘grandi': Inter e Roma.
Entrambe hanno compiuto però l'acquisto ufficiale più importante, quello di una nuova panchina. La conferma di Stramaccioni per altri due anni su quella nerazzurra ha tutta l'aria di un investimento su un progetto a lungo termine che non tarderà a portare ‘pedine' importanti al tecnico romano, laureatosi allenatore della prima squadra sul campo con un finale di stagione più che positivo. Per i giallorossi, il ritorno di Zeman alla Roma è più che un semplice richiamo alle origini al boemo che ha lasciato un ricordo indelebile in Capitale. Baldini e Sabatini, salutato il dimissionario Luis Enrique, sono andati dritti al sogno di una nuova ‘Zemanlandia' dove ritornerà il mito di segnare ‘un gol in più dell'avversario' nel segno del tecnico boemo 13 anni dopo la prima avventura quando tutto girò attorno ad un giovanissimo Totti. Che, non a caso, ritorna al centro del progetto zemaniano.