L’Italia di Gigi Di Biagio in 3 moduli: il 4-3-3 preferito, le varianti 4-2-3-1 e 4-4-2
Il 23 marzo all’Ethiad Stadium di Manchester contro l’Argentina ci sarà il debutto sulla panchina della Nazionale maggiore di Gigi Di Biagio. Dopo la disfatta dell’Italia di Ventura, dopo la “drammatica” non qualificazione ai prossimi Mondiali, dopo il commissariamento della Figc e tutto il caos che lo ha preceduto, gli azzurri tornano in campo con al timone quel Di Biagio che, da “uomo della Federazione” come lui stesso si definisce, ha accettato di traghettare la Nazionale verso giugno, quando poi si prenderà una decisione sul nuovo ct.
In corsa per la panchina azzurra sono rimasti in tre (stando alle parole del subcommissario della Figc Alessandro Costacurta): Roberto Mancini, Antonio Conte e proprio lo stesso Di Biagio che potrebbe essere confermato qualora dovesse fare bene in questi tre mesi da selezionatore ad interim. Andiamo quindi adesso a vedere con quali armi l’ex ct dell’Under 21 si giocherà le proprie chance di permanenza al comando della Nazionale italiana.
La certezza di Di Biagio: difesa a quattro e nessun fuori ruolo
Sabato Gigi Di Biagio diramerà la lista dei convocati per le due amichevoli di lusso con Argentina e Inghilterra (il 27 marzo a Wembley). In attesa di ciò però, grazie alle ultime dichiarazioni rilasciate dal neo ct, possiamo ipotizzare tre varianti tattiche con le quali potrebbe schierare in campo gli azzurri partendo da due certezze: la difesa a quattro e nessun giocatore fuori ruolo.
Il modulo ‘preferito’: il 4-3-3
Nonostante Di Biagio abbia chiaramente espresso la sua volontà di adattare il modulo della sua Nazionale ai calciatori a disposizione tenendo conto delle indicazioni che dà il campionato, ha comunque un modulo “preferito”: il 4-3-3. Un modulo che in questo momento potrebbe anche coincidere con le caratteristiche dei calciatori a disposizione e da quanto essi fanno con i propri club (dato che ormai moltissime squadre adottano questo sistema di gioco). Provando ad ipotizzare un possibile undici di partenza ecco quale potrebbe essere la prima Italia di Di Biagio qualora dovesse optare per il 4-3-3.
Variante 4-2-3-1
Proprio per il principio che ha più volte ribadito di voler fare le scelte in base a quello che il campionato propone, il ct potrebbe anche decidere di giocare con il 4-2-3-1. In questo modo, con due soli centrocampisti, ci sarebbe spazio per un trequartista – incursore (come Bryan Cristante per esempio) che possa offrire un’ulteriore soluzione offensiva alla squadra. Con questo modulo però al palleggiatore Jorginho potrebbe essere preferito un centrocampista più bravo in fase d’interdizione.
Variante 4-4-2 o 4-2-4
Partendo dal fatto che al momento la difesa a tre non è contemplata nel ventaglio di opzioni tattiche tra cui Di Biagio sceglierà in vista delle partite con Argentina e Inghilterra, l’altro modulo con cui potrebbe schierare gli azzurri è quindi il 4-4-2 o 4-2-4 (la differenza sta negli interpreti scelti sulle corsie laterali che possono essere più difensivi o più offensivi). In questo caso è previsto il doppio attaccante per cui aumenterebbero le chance di rivedere in Nazionale Mario Balotelli che sarebbe tra i più indicati a fare da seconda punta al Ciro Immobile o a l’Andrea Belotti di turno. La criticità di questo modulo sta nel fatto che Se Federico Chiesa ha dimostrato di poter fare l’ala vera e propria, lo stesso non si può dire per Lorenzo Insigne che apparentemente ne verrebbe quindi penalizzato.