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L’Inter vince ma che fatica a Benevento: così Baroni l’ha messa in difficoltà

I nerazzurri battono 2-1 con grande difficoltà i sanniti schierati da Baroni con un inedito 4-3-3. Alcune buone notizie per Spalletti come la doppietta di Brozovic, ma anche molte cose da rivedere in vista delle prossime partite.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo la vittoria all’ultimo respiro conquistata contro il Genoa, l’Inter di Luciano Spalletti ritrova la vittoria portandosi in scia del Napoli in classifica, superando momentaneamente la Juventus (stasera bianconeri impegnati a Bergamo contro l’Atalanta). I nerazzurri si impongono per 2-1 sul campo del Benevento grazie alla doppietta di Marcelo Brozovic in una partita dove i meneghini sono stati messi molto in difficoltà dalle Streghe. I sanniti, ancora a zero punti in classifica dopo sette giornate, escono però da questa gara con tanti segnali positivi per il futuro. Tanti dunque gli spunti lasciatici in eredità dal match dello stadio Ciro Vigorito, ma andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio quali sono stati le 5 situazioni tattiche, ma non solo, che hanno deciso la gara tra l’Inter di Luciano Spalletti e il Benevento di Marco Baroni.

La rivoluzione tattica di Baroni

Per invertire la rotta dopo il disastroso avvio di stagione (6 sconfitte nelle prime 6 giornate di campionato), Marco Baroni ha deciso contro l’Inter di “inaugurare” il nuovo sistema di gioco: abbandonato il 4-4-2 che poco ha prodotto, si passa ad un 4-3-3 che diventa 4-5-1 in fase di non possesso. Non più dunque un centrocampo esclusivamente muscolare, ma una linea mediana a 3 con “un cervello”, il regista Nicolas Viola, e i due “polmoni”, Danilo Cataldi e Ledian Memushaj per fare maggiore densità in mezzo al campo. Sugli esterni diventa così importantissimo l’apporto sia in fase offensiva che in quella difensiva delle due ali, Marco D’Alessandro e Cristiano Lombardi che devono sì supportare l’unica punta, Pietro Iemmello, ma anche tenere sotto controllo le avanzate dei terzini avversari e raddoppiare su Antonio Candreva e Ivan Perisic.

Formazioni iniziali Benevento - Inter (fonte diretta.it)
Formazioni iniziali Benevento – Inter (fonte diretta.it)

Tanti cross, pochi uomini in area: problema risolto

Uno dei problemi principali riscontrati in questo avvio di campionato dall’Inter di Luciano Spalletti è sicuramente il fatto di effettuare un numero elevatissimo di cross a partita, trasformati però raramente in gol (solo 12 reti fatte su 170 traversoni nelle prime 6 giornate). Contro il Benevento però il tecnico di Certaldo sembra aver trovato la soluzione per massimizzare il grande lavoro svolto sull’esterno dai vari Candreva e Perisic: non più il solo Maurito Icardi a riempire l’area, ma sempre 3/4 uomini in maglia nerazzurra ad attendere il cross all’interno dei sedici metri. E i frutti di questa mossa si sono già visti contro i sanniti: il primo gol di Brozovic, le tante occasioni per il centravanti argentino e per gli stessi Candreva e Perisic ne sono la dimostrazione.

La posizione di Brozovic: croce e delizia dell’Inter

All’allenatore dei meneghini rimane ora da risolvere un altro problema, ossia quello relativo alla posizione del trequartista alle spalle dell’unica punta. Infatti, da ciò che si è visto al Ciro Vigorito, è stata la posizione tenuta da Marcelo Brozovic a fare la differenza, l'uomo che con la sua doppietta ha regalato i tre punti fondamentali all'Inter.

Il croato ha sempre accompagnato l’azione offensiva dei nerazzurri, andando sia ad offrire un’opzione di passaggio ai due esterni che proponendosi come alternativa ad Icardi nel centro dell’area di rigore nel ruolo di terminale offensivo. Ma la sua posizione è stata anche quella che ha messo maggiormente in difficoltà l’equilibrio dello scacchiere messo in campo da Spalletti: troppo lontano dai due mediani Vecino e Borja Valero e poco supporto in fase d’interdizione creando una vera e propria voragine tra il centrocampo e l’attacco.

La heatmap di Brozovic contro il Benevento (fonte whoscored.com)
La heatmap di Brozovic contro il Benevento (fonte whoscored.com)

Inferiorità numerica a centrocampo

Ovviamente le scelte di Luciano Spalletti che hanno fruttato una maggiore produzione offensiva hanno avuto anche dei “contro”. Infatti, il 4-2-3-1, con quattro uomini dedicati quasi esclusivamente ad offendere hanno prodotto anche un’inevitabile inferiorità numerica a centrocampo che l’Inter ha patito più volte durante il match soprattutto quando Matias Vecino e Borja Valero non riuscivano a far circolare di prima il pallone subendo la pressione dei 3 dirimpettai in maglia giallorossa (Viola, Cataldi e Memushaj). Proprio da questa situazione tattica nascono i pericolosi falli dello spagnolo (che ha rischiato più volte il secondo giallo) e qualche errore in fase d’impostazione dell’uruguayano.

La partita di Borja Valero contro il Benevento (fonte Sofascore.com)
La partita di Borja Valero contro il Benevento (fonte Sofascore.com)

Le ripartenze del Benevento

Ma soprattutto da qui nascono le azioni più pericolose del Benevento, così come la rete di D’Alessandro nata da una palla persa da Brozovic, ma anche le altre occasioni create dagli uomini di Baroni neutralizzate dai nerazzurri solo grazie ad alcune buone parate di Samir Handanovic, da ottimi interventi in recupero del centrale slovacco Milan Skriniar che più volte ha tolto a Pietro Iemmello la gioia del gol e anche dalla fortuna (un palo e una traversa colpiti dalle Streghe).

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