L’Inter pensa a Sandro per giugno: perché il brasiliano può essere utile a Spalletti
In attesa di capire di che pasta sia davvero fatta l'Inter, con il test-match di domenica sera contro il rinato Milan di Gattuso, Luciano Spalletti cerca di progettare il prossimo futuro nerazzurro mantenendo alta anche la concentrazione sul fronte mercato, chiedendo a Sabatini e ad Ausilio di operare su più reparti.

Tra cui il centrocampo dove sta piacendo moltissimo il neo acquisto del Benevento, Sandro, arrivato a gennaio e che ha cambiato il volto ai campani.
Sandro, ultima idea per il centrocampo
Neo capitano del Benevento
Proprio contro l'Inter, nel match di San Siro, il brasiliano – con la fascia da capitano al braccio – ha dimostrato una condizione psicofisica eccellente e un carisma che ha trascinato la squadra ad una gara più che eccellente. Non è un caso se il tracollo del Benevento sia arrivato proprio subito dopo la sostituzione effettuata da De Zerbi, subendo il doppio svantaggio a firma di Skriniar e Ranocchia.
Le manovre dell'Inter a giugno
Quanto costa
Attualmente Sandro è in prestito ma potrebbe rientrare in un discorso per il mercato estivo nerazzurro. Soprattutto se il Benevento dovesse retrocedere, Sandro tornerebbe in Turchia. Ma il rientro alla base sarebbe solamente di passaggio perchè l'Antalyaspor è in smolibitazione, ha bisogno di liquidità e sarebbe disposto a cederlo per non più di 2-3 milioni di euro.
Le caratteristiche tecniche
Una cifra interessante per il 28enne brasiliano che sta comunque facendo ‘apprendistato' in Serie A, in una piazza che ha necessità di risultati immediati ed è sotto costante pressione. Potrebbe dunque rivelarsi un affare economico e tecnico importante che l'Inter sarebbe pronta a sfruttare per aggiungere muscoli e tecnica al suo centrocampo.
Fame, esperienza e tecnica
Sandro sarebbe dunque un arrivo low cost ma dalle ottime caratteristiche: ha una mentalità e un carisma comprovati dagli anni con la maglia del Tottenham e della nazionale brasiliana. La sua disponibilità a trasferirsi al Benevento, club di certo senza un prestigio storico alle spalle, è dimostrazione di volersi rimettere in gioco. Fame, esperienza e anche una buona tecnica: a Spalletti farebbe bene un giocatore di queste caratteristiche.