L’Inter ha già l’erede di Milito e Icardi? Colidio, un altro bomber argentino
Continua la nostra panoramica nei settori giovanili italiani alla scoperta di quelli che si spera saranno i campioni del domani. Questa volta ad attirare la nostra attenzione è stato un ragazzo del vivaio dell’Inter, arrivato la scorsa estate dal Boca Juniors. Il suo nome è Facundo Colidio, attaccante argentino classe 2000, che nell’ultima parte di questo primo scorcio di stagione sta facendo molto bene con la Primavera allenata da Stefano Vecchi. Andiamo adesso a scoprire insieme alcune curiosità sulla giovane punta nerazzurra.
Da portiere a bomber
La gioia per aver realizzato una doppietta importante nella finale di Supercoppa Primavera a ‘San Siro’ contro la Roma e la consapevolezza di essersi finalmente messo in mostra e essersi fatto conoscere dal grande calcio italiano. Un epilogo che mai si sarebbe aspettato Facundo Colidio. L’attaccante argentino, arrivato in nerazzurro per una cifra pari a 7 milioni di euro sborsati nelle casse del Boca Juniors, sta cominciando a far capire a tutti le ragioni che hanno spinto la dirigenza dell’Inter ad acquistarlo per una somma così importante.
Il nuovo bomber della Primavera di Vecchi che si sta pian piano adattando al calcio giovanile europeo, prima di diventare un attaccante era un portiere poiché ha sempre seguito le orme, anche nel calcio, del fratello che giocava proprio nel ruolo di estremo difensore. Oggi, evidentemente, i portieri preferisce solo guardarli raccogliere i suoi palloni finiti in fondo alla rete.
Caratteristiche tecniche da predestinato: un ‘nove’ atipico
Ad oggi, l’Inter pare aver fatto davvero un grande affare con questo calciatore che sta dimostrando, oltre agli importanti mezzi tecnici, anche un’ottima fame realizzativa sotto porta e un carattere davvero molto deciso. Facundo ha cominciato a giocare a calcio a quattro anni, seguendo proprio le orme del fratello portiere. Ma stare fra i pali non faceva per lui e ben presto ha mollato i guantoni per andare a testare quelli degli avversari con i suoi potenti tiri in porta.
Titolare dell'Under 17 argentina, Colidio è un destro dotato anche di un buon sinistro, può giocare sia da prima punta, ma ama anche svariare lungo la linea di tutto il reparto d’attacco. Ha le caratteristiche del classico bomber d'area di rigore, e la grinta necessaria che contraddistingue spesso i calciatori argentini che non mollano un pallone neanche sotto tortura. Da specificare che però non ha la staticità del vero numero 9. Facendolo restare molto con i piedi per terra e mantenendo le dovute distanze, restando nell’ambito della Serie A, come caratteristiche è un mix fra Icardi e Dybala, che può bastare per far sognare Suning e i tifosi nerazzurri.
Debutto a San Siro e doppietta, la continuità col Principe?
Nella gara della vita, quella già citata di Supercoppa Italiana Primavera che lo ha messo in luce al grande pubblico, il giovane Colidio ha segnato, oltre che 2 reti importantissime, anche una sorta di ideale continuità nerazzurro-albiceleste con la storia. Con i dovuti distinguo, infatti, l’ultimo calciatore del ‘Biscione’ in grado di siglare una doppietta in una finalissima era stato, in quel di Madrid nel 2010, il ‘Principe’ Diego Milito con due giocate da bomber completo che stesero il Bayern e consegnarono la Champions League all’Inter.
Stesso destino, per l’ex Boca che, seppure in un contesto diverso, si è rivelato decisivo con la Roma. Un auspicio, un segno del destino o forse una semplice casualità ma anche uno stimolo per un ragazzo, che pare già maturo, ma anche destinato a fare grandi, grandissime cose e magari, chissà, a conquistarsi l’affetto e l’amore dei propri supporters, dal ‘Principe’ al possibile erede, al ‘Principito’.
Di doppietta in doppietta: quella al Perù che lo rivelò al Mondo
Ma è in realtà è un’altra la doppietta con la quale il giovane Facundo si è messo per la prima volta in mostra attirando l’attenzione di mezza Europa. Si tratta di quella rifilata al Perù con la maglia dell’Argentina Under 17 nell’ultimo Campionato Sudamericano Under 17 (meglio noto come Sub 17) nell’unica vittoria centrata dall’Albiceleste in quel torneo. Di quella selezione solo lui, acquistato dall’Inter dopo esser stato seguito da tanti top club del Vecchio Continente, e Benjamín Garré, comprato l’anno prima dal Manchester City, hanno fatto il grande salto dal calcio sudamericano a quello europeo.
Valore di mercato, Colidio al top
Anche se, al momento, i grandi siti che si ‘guadagnano da vivere’ con le specifiche valutazioni dei calciatori non si esprimono ancora sulla quotazione del ragazzo, possiamo di certo affermare che Colidio non può valere meno di quanto è stato pagato, ovvero: 7 milioni di euro (più un eventuale altro milione legato alle presenze del ragazzo). In più, il suo attuale rendimento, abbinato ad un’età davvero verde (18 anni), lo portano ad essere autentico fiore all’occhiello della ‘cantera’ meneghina con una sorta di perenne veto, in caso di offerte, per il nativo di Rafaela che rappresenta una scommessa su cui il nuovo corso nerazzurro è deciso a puntare.