L’Inter attende il Napoli festeggiando il record delle 757 gare ufficiali di capitan Zanetti
Dopo le fatiche di Champions League, Inter e Napoli stanno preparando il big-match di sabato sera, ghiotto anticipo di Serie A che potrebbe ristabilire nuove gerarchie in classifica. I nerazzurri con l'avvento di Claudio Ranieri hanno conquistato due vittorie in due gare, a Bologna e a Mosca e sono attesi al test di un Napoli formato Champions. I partenopei, un po' involuti in campionato, hanno ancora una volta sbalordito in Europa vincendo senza problemi contro il Villarreal facendo impazzire il San Paolo. Ma mentre tengono banco l'infortunio di Cavani che salterà l'incontro al cento per cento e il difficile recupero di Pazzini con una caviglia ko, in casa nerazzurra tiene banco anche un altro evento: i festeggiamenti per Capitan Zanetti che ha tagliato il traguardo delle 757 gare ufficiali con la maglia dell'Inter.
Primo per sempre
Nell'anticipo della quarta giornata di campionato a Novara, Javier Zanetti ha infatti festeggiato le 757 presenze ufficiali con la maglia dell'Inter, l'unica vestita dall'argentino da quando arrivò in Italia. Il capitano nerazzurro ha superato così Giuseppe Bergomi, che è arrivato a quota 756 presenze. Le 756 presenze di Zanetti erano così suddivise: 538 in serie A, 64 in Coppa Italia, 141 nelle coppe europee e 13 in altri tornei. Il debutto ufficiale di Zanetti in nerazzurro risale al 27 agosto 1995: Inter-Vicenza 1-0, in serie A. Ovviamente dopo il match di Novara nessuno aveva voglia di festeggiare tale evento. C'era di mezzo il presente nerazzurro fatto di sconfitte e di polemiche dell'era Gasperini. L'esonero del tecnico era alle porte e anche il record del ‘Tractor‘ argentino passò in secondo piano. Poi, con l'avvento di Claudio Ranieri e le presenze n.758 e n.759 rispettivamente con Bologna e CSKA Mosca, sono ritornati il sorriso e la voglia di festeggiare colui che ha superato qualsiasi altro giocatore nella storia nerazzurra e che non si fermerà certo adesso.
L'amore del Capitano per l'Inter
"Per me restare all'Inter con altri incarichi sarebbe bellissimo, perché vorrebbe dire continuare a vivere nella famiglia Moratti, ma non ci ho ancora pensato, mi dedico con passione agli ultimi anni di carriera, poi ci siederemo a un tavolo e ne parleremo come si fa in famiglia". In un giorno che non dimenticherà mai, quello della sua festa, per quello che fatto da quando è arrivato nel club nerazzurro e per quello che ancora farà, Javier Zanetti ha ripercorso la sua storia speciale. "Quando sono arrivato qui per la prima volta, non avrei neppure immaginato di fare una carriera come questa, di essere il capitano di un'Inter che ha vinto tutto", ha continuato il capitano che passa poi a parlare di Claudio Ranieri: "Un signore, un tecnico di esperienza, non era un problema tattico, lui si è messo a nostra disposizione. Ma abbiamo vinto solo due partite, ora dobbiamo continuare su questa strada".
Il tributo al Capitano da parte del ‘popolo' nerazzurro
Tante le parole d'affetto e di stima di tutto l'ambiente nerazzurro. A partire dal patron, Massimo Moratti. "La fotografia di Zanetti è quella di Mosca. Per me è stato il migliore in campo. Soprattutto nel primo tempo ha dimostrato, a 38 anni, non solo che è sempre un giocatore valido, ma addirittura indispensabile per qualsiasi squadra – commenta il numero uno nerazzurro – Fa ancora la differenza, in campo e come uomo. Lui è il futuro dell'Inter. Come dirigente? No, in campo perché giocherà ancora tanto". Da Moratti, al compagno di mille battaglie nel centrocampo interista, Esteban Cambiasso. "Per me è un grande privilegio poter giocare con Javier – spiega il suo connazionale – ed è un grande onore esserne diventato anche un amico". Parole importanti che arrivano anche da illustri ex come Josè Mourinho: "Zanetti per me significa la gioia di vivere, la gioia di fare del calcio il proprio lavoro, ogni mattina, è il sorriso, è la forza di vivere, è la passione di allenarsi, è la felicità di tutti quanti lavorano insieme a lui. Javier Zanetti per me è tutto questo, e un uomo che ho il piacere di sentire amico per sempre". O come Hodgson, Simoni o Hector Cuper: "Un grande capitano che sempre ha messo al primo posto quello che era meglio per il gruppo, non ho mai assistito a un solo atto d'egoismo. E il primo dei suoi pregi sta in quella sua straordinaria e trasparente umiltà, per questo merita tutti gli onori".
Una storia infinita fatta di record
Esordì in Serie A il 28 agosto 1995, a 22 anni, in occasione di una partita contro il Vicenza, vinta dalla sua nuova squadra. Le 32 partite disputate ed i 2 gol segnati lo portarono a essere titolare dei nerazzurri, di cui è diventato anche capitano dopo il ritiro di Giuseppe Bergomi nel 1999. Il 10 agosto 2010 ha rinnovato fino al 2013 il contratto con il club milanese dopo aver vinto tutto nella stagione precedente con José Mourinho: campionato, Coppa Italia e Champions League. In seguito sotto la guida di Rafael Benitez vince il Mondiale per Club (andando a segno nella semifinale vinta contro il Seongnam) e la sua quarta Supercoppa italiana. Il 29 maggio 2011 conquista anche Coppa Italia con Leonardo in panchina, battendo per 3-1 il Palermo in finale. Con l'Inter ha vinto in tutto cinque scudetti, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane, una Coppa UEFA, una Champions League e una Coppa del Mondo per club.
Tra i tanti record di Capitan Zanetti, l'11 maggio 2011 in occasione di Inter-Roma di Coppa Italia ha giocato la sua partita numero 1000 in carriera tra campionati (633), coppe nazionali (63), coppe continentali (143), altre coppe (9), Under-23 (12) e Nazionale argentina (145), entrando così anche a far parte della Top 10 dei giocatori millenari. In questa speciale classifica, il 24 settembre in Bologna-Inter 1-3 supera con 1014 presenze totali Andoni Zubizarreta e Noel Bailie nella Top 10, stabilendosi all'ottavo posto alle spalle di Roberto Carlos (1023) e Paolo Maldini (1041).
Zanetti è stato titolare in 722 gare rispetto alle 741 di Bergomi, ha giocato la metà in Coppa Italia (64 contro 119) ma quasi sette volte di più in Coppa Campioni (98 contro 15) e ha segnato di meno (21 gol contro 28). L'allenatore con cui Zanetti ha giocato più gare è Roberto Mancini (189 contro le 102 con Mourinho), Alessandro Nesta (35) e Francesco Totti (34) sono i giocatori che lo hanno affrontato di più e Carlo Ancelotti (29) e Carlo Mazzone (24) sono invece gli allenatori che lo hanno affrontato di più. Il 27 settembre 2011 in CSKA Mosca-Inter stabilisce anche un altro record: quello di 78 presenze in Champions League con la fascia di capitano, superando un altro Totem, Paolo Maldini (77 presenze).