L’ex agente di Donnarumma: “Sorpreso? No, fece così anche con l’Inter”

A distanza di ore dalla notizia che ha messo sottosopra il mercato estivo, emergono indiscrezioni e dichiarazioni importanti di chi conosce molto bene Gigio Donnarumma. In una recente intervista rilasciata a TMW Radio, l’agente di mercato, Giocondo Martorelli, ha ricordato quei primi giorni passati con il ragazzo di Castellammare di Stabia: "Conosco tutti, la famiglia, i parenti, ogni angolo della casa – ha spiegato Martorelli – La storia di Donnarumma è complessa e particolare e questo è il risultato finale di comportamenti non corretti sin dall’inizio. Mi stupisco che alcuni media importanti hanno sempre fatto finta di ignorare quello che c'è dietro e che c'era anche prima. Ero sicuro che non avrebbe rinnovato e per me non è stata una sorpresa. I precedenti mi hanno sempre fatto pensare a questo. È in una delle squadre più forti al mondo, non voler continuare mi lascia perplesso. Io ho una mia convinzione, ma non la posso esporre perché andrei incontro a cose antipatiche".
Quel giorno che Gigio voltò le spalle all'Inter
Il precedente di cui parla Martorelli, è quello legato alla scelta della famiglia quando Gigio era poco più che un bambino: "Una sera vidi a Napoli questo ragazzino di dieci anni parare e ho chiamato subito Ausilio all’Inter – ricorda l'agente di mercato – Da quel giorno per tre anni e mezzo, fino al 2013, è iniziato un rapporto importante con il club nerazzurro, con cui ha fatto degli stage. È una storia lunga, fino al momento dell’accordo scritto con la società: il pomeriggio, con il papà, la mamma e lui che hanno trovato l’accordo dopo quattro anni intensi, di vicissitudini. Poi l’indomani mattina hanno trovato l’accordo col Milan, senza avvisare e senza correttezza".
Il futuro di Donnarumma è ora un punto di domanda, anche se Martorelli pare avere le idee chiare: "Se arriverà un'offerta importante, non ci saranno altre strade che cederlo. Il Milan non può pensare di rifiutare e lasciarlo un anno in tribuna. La presunta offerta del Real Madrid? Per un campione di 18anni, un milione e mezzo di euro in più non cambia la vita. io gli avrei consigliato di rimanere, perché credo che un minimo di gratitudine e riconoscenza alla società che ti ha lanciato sia dovuta".