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L’attaccante “modello” in prova all’Inter: l’altro volto di John Carew (VIDEO)

Fotomodello, attore. Volto che buca lo schermo ma che non gonfia la rete, tanto perfetto davanti all’obiettivo di una telecamera quanto fuori luogo in area di rigore. Non era meglio lasciare il norvegese alla sua carriera nel mondo della moda?!
A cura di Adriana De Maio
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carriera da modelli per carew

Sono partiti i casting ad Appiano Gentile, l'Inter sta testando una nuova possibile pedina per l'attacco nerazzurro: si tratta di John Carew, gigante norvegese dal fisico statuario, ormai navigato in materia di provini. Pare che la dirigenza interista invece di consultare l'elenco degli svincolati abbia  sfogliato l'ultimo numero di Vogue ed ipnotizzata dalla sguardo penetrante del 33enne si sia convinta a selezionarlo. Tra shooting fotografici e set cinematografici, ormai la carriera di Carew nel mondo dello spettacolo è lanciatissima, mentre il suo recente cv calcistico è una tristezza: negli ultimi due anni, giocando in maniera discontinua tra le fila dello Stoke City e del West Ham, ha totalizzato 39 presenze e solo 3 gol.

Del vice-Milito non ha neanche i tacchetti – Quello di Carew è uno score che piange miseria e che allarma i tifosi nerazzurri. Strizzano l'occhio ed accennano un sorrisetto, invece, le fans interiste (e non solo) ma tutto svanisce nel giro di due secondi, perché un "bel vedere" non fa vincere le partite e neanche guadagnare l'Europa. Un volto che buca lo schermo ma che non gonfia la rete, tanto perfetto davanti all'obiettivo di una telecamera quanto fuori luogo in area di rigore: non chiamatelo vice-Milito, per piacere! Ex della Roma, ex del Valencia, ex del Lione. Ex, punto. Fisic du role rubato alle passerelle, sembra infatti che Carew abbia ancora ben poco da dire nel mondo del calcio. Ciò nonostante, l'Inter gli ha lanciato l'ultima ancora di salvezza, ma questa volta con cautela, previo provino, onde evitare che l'appiglio offerto potesse far affondare gli stessi nerazzurri. Tra 15 giorni conosceremo l'esito di tale test e la domanda che ci accompagnerà in queste settimane sarà la stessa: non era meglio lasciare il norvegese alla sua carriera da modello?!

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