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L’Anderlecht ai suoi giovani talenti: “Non fate come Balotelli”

Il club belga predica “Maturità” nel centro sportivo di Neerpede e usa l’attaccante italiano come esempio negativo.
A cura di Marco Beltrami
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“Non fate come Balotelli”. E’ questo il senso di un cartello con tanto di foto affisso negli spogliatoi del centro sportivo delle Giovanili dell’Anderlecht. Un monito ad impegnarsi di più sul campo e a non lasciarsi distrarre da fattori extracalcistici come spesso e volentieri è accaduto in passato all’attaccante italiano. Sotto il titolo “Maturità” poi, ecco il messaggio diretto alle giovani promesse dell’Anderlecht con un chiaro riferimento a SuperMario: “Nelle generazioni attuali, molti passano il tempo a scusarsi. Prima di scusarsi, bisogna riflettere su quello che si fa".

Bisogna dire che, come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, i metodi dell’Anderlecht funzionano e non poco a prescindere dal cartello riferito a Balotelli. Un settore quello giovanile del club belga che si può considerare all’avanguardia con un fatturato notevole che si aggira sui 40-60 milioni di euro. Organizzazione capillare: è questa la parola d’ordine di un club che grazie ad una collaborazione con le scuole locali permette ai tesserati di frequentare normali licei staccando 3 giorni a settimana per un’ora e allenandosi su campi in sintetico.

Una scelta lungimirante per un club che ha preferito investire sui giovani e su un centro sportivo quello di Neerpede che si è già rivelato una fucina di talenti. Cinque campi che presto diventeranno sette, palestre con strutture moderne e anche una stanza per i genitori, collocata tatticamente in una zona lontana dal terreno di gioco per impedire loro di presenziare agli allenamenti. E i risultati per ora danno ragione ai belgi che hanno strappato il pass per il secondo anno consecutivo per la semifinale di Youth League, dopo aver battuto il Barcellona e la Dinamo Zagabria (quest’ultima squalificata). D’altronde già nel recente passato l’Anderlecht a ceduto le sue stelline soprattutto in Premier. Una situazione che ha spinto la società a mettere sotto contratto i ragazzi del 1999: chi vorrà acquistarli dovrà mettere sul piatto cifre importanti.

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