L’agente di Touré: “Guardiola? Sopravvalutato”

Sopravvalutato. L'agente di Yaya Touré non usa mezzi termini per definire le potenzialità e la carriera di Pep Guardiola. Il tecnico spagnolo, attualmente alla guida del Bayern Monaco, nemmeno ha varcato la Manica che già è finito sotto attacco. A rifilargli la stoccata è il procuratore del ‘colosso' ivoriano del Manchester City, Dimitri Seluk, il club che dalla prossima stagione vedrà proprio l'ex Barça accomodarsi in panchina. Lo sceicco l'ha scelto per rilanciare le ambizioni sia in Premier League sia in Europa, ma è in Champions che i Citizens vanno a caccia della definitiva consacrazione. Sicché il manager cileno, Manuel Pellegrini, è alla fine dell'avventura con l'ex catalano che ha già annunciato per tempo il suo addio ai bavaresi e alla Bundesliga. Anzi, circolano anche le indiscrezioni sui prossimi movimenti di mercato, i nomi in cima alle preferenze di Guardiola pronto a ridisegnare il City a sua immagine somiglianza con il sogno Messi, Piqué e Alaba in difesa, Pogba nel cuore del centrocampo.
Perché Seluk ha un giudizio così poco lusinghiero del tecnico spagnolo? Secondo quanto rilanciato dal tabloid Daily Mail, c'è un precedente poco felice: nel 2010, quando era allenatore del Barcellona, Guardiola piazzò Yaya Touré tra i calciatori che non riteneva funzionali al suo progetto, alla sua idea di gioco e ne decretò, di fatto, la cessione. "Pep è sicuramente un bravo allenatore ma ha vinto con Barcellona e Bayern Monaco – si legge nell'articolo -. Ma la realtà è che quando alleni grandi squadre, che hanno calciatori molto forti in rosa, è tutto più facile… diciamo che a vincere sarebbe capace anche mio nonno". Affondo deciso, l'agente completa l'opera tirando l'ennesima stoccata di sciabola: "Sarebbe capace di fare altrettanto anche sulla panchina di una squadra da ottavo o nono posto? Riuscirebbe a farla diventare campione? Non so quali siano i progetti di Pep ma, dopo quanto accaduto a Barcellona, sarebbe un peccato se Touré non rientrasse nei suoi piani".