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Kruse, il poker e 75mila euro ‘dimenticati’ in taxi

L’attaccante del Wolfsburg, rientrato all’alba, si accorge di aver smarrito i soldi. E adesso rischia anche la convocazione in nazionale da parte di Löw, inflessibile nei confronti dei calciatori che non rispettano un preciso codice etico. Nel 2014 l’ex Mönchengladbach venne tagliato dai convocati per il Mondiale.
A cura di Maurizio De Santis
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Aveva 75mila euro in contanti, li avrebbe giocati al tavolo da poker (o, forse, erano frutto d'una vincita) ma li ha smarriti in taxi, forse al bar… in circostanze ancora tutte da chiarire. E' successo a Max Kruse, 27enne attaccante del Wolfsburg e della Germania, protagonista dell'incredibile beffa avvenuta a Berlino, laddove s'era recato per partecipare a un torneo: tornato a casa, quando s'è accorto di non avere più con sé il bottino per il tavolo verde delle World Series, ha denunciato tutto alla polizia. Il fatto risale allo scorso mese di ottobre – come racconta il quotidiano tedesco, Bild – ma solo di recente gli agenti lo hanno dichiarato chiuso senza essere mai riusciti a ritrovare il ‘gruzzolo' di soldi smarrito all'alba nei pressi di Kantstrasse. Niente notte folle tra cosce e culi di bottiglia. Niente ‘dolci compagnie' per una serata amena. L'ex Borussia Mönchengladbach ha tentato l'azzardo e gli è andata bene nonostante tutto. Peccato che l'aver fatto le ore piccole lo abbia di nuovo messo sotto i riflettori con tanto di pubblicità negativa che rischia di pagar caro come accadde nel 2014, in occasione del Mondiale in Brasile. Il commissario tecnico della nazionale, Löw, ha un codice etico molto ferreo: prova ne è che non lo perdonò in occasione dell'avventura in Sudamerica e finì dietro la lavagna assieme a Kevin Grosskreutz, ex Borussia, per le sue ‘prodezze' al Galatasaray.

Niente Mondiale, vola a Las Vegas

A poche settimane dall'inizio del Mondiale, Löw gli dette la brutta notizia: lo tagliò dalla lista dei convocati per l'avventura al Mondiale. Kruse, però, non si perse d'animo e pensò bene di consolarsi volando negli States, per la precisione a Las Vegas. Contattò il suo amico e professionista di PokerStars, il connazionale George Danzer, e decise che il brivido iridato del tavolo verde potesse bastare a compensare la delusione patita sul rettangolo verde. La sua prestazione fu (quasi) impeccabile e riuscì a piazzarsi al terzo posto incassando un assegno da 36.494 di dollari (circa 33mila in euro).

 
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