Kramer: “Il calciomercato? E’ la nuova tratta degli schiavi”
Christoph Kramer ha 23 anni, è uno dei rampolli del calcio tedesco. Fa parte della nidiata di talenti che hanno spinto la Germania sul tetto del mondo e ha le idee chiare: "Il calciomercato è una specie di tratta degli schiavi". A raccogliere la sua confessione/sfogo è il giornale Der Spiegel che ha puntato i riflettori su uno dei più forti e promettenti calciatori di scuola Leverkusen, svezzato nel Basso Reno al Borussia Moenchengladbach (33 partite, 3 gol nella scorsa stagione). Centrale di centrocampo, fisico imponente (189 cm), uomo di lotta e di governo che sa impostare e non è solo il classico ‘medianaccio' davanti alla difesa. Bochum, Fortuna Dusseldorf e poi arriva il Bayer di Rudi Völler che lo prende sotto l'ala protettiva, ne fa un calciatore della propria scuderia e, nel frattempo, lo gira in prestito perché si faccia le ossa. Kramer brucia le tappe, abbastanza da convincere Loew (ct della nazionale campione a Brasile 2014) a convocarlo per l'avventura in Sudamerica: sale sul palcoscenico all'ultimo momento, sostituisce Sami Khedira che a Madrid ha vinto la ‘decima' ma non la malasorte che lo ha tenuto lontano dalla finalissima di Coppa iridata. La sorte, beffarda, gli rifila una capocciata tremenda: stordito, lascia il campo dopo uno scontro di gioco nel primo tempo del match con l'Argentina. Torna in panchina, si riprende e alza il trofeo assieme ai compagni di squadra.
Kramer nel calciomercato del Napoli
Il telefonino del suo procuratore comincia a squillare, quel biondo dai piedi buoni e dotato della caparbia per resistere agli urti nel cuore del centrocampo piace a molte squadre: tra queste c'è anche il Napoli, con Rafa Benitez che è pronto a farne il ‘nuovo Mascherano'… già, perché quello vero (el jefecito, leader dell'Albiceleste) ha giurato fedeltà al Barcellona e a un contratto prolungato fino al 2019. Costa quindici milioni, spara il Leverkusen (detentore del cartellino). A dodici si può fare? Rilanciano i partenopei. Da lassù, i ‘teteschi di Germania' replicano soffiando sul fuoco dei pregiudizi: Kramer ha paura di trasferirsi nel Golfo, laggiù c'è un brutto clima… Il sogno di una notte (di mercato) di mezza estate tale resta e svanisce all'alba. Christoph si gode le vacanze poi torna al lavoro, al ‘Gladbach, e capisce che ci rimarrà poco perché il Leverkusen non ha intenzione di lasciarlo ancora in prestito al Borussia. E lui risponde così: "Se io non voglio giocare in una squadra, non giocherò in quella squadra". Pochi giorni prima a Express aveva dichiarato: "Il Leverkusen vuole che rientri alla base? Ma io sono stanco di andare avanti e indietro".