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Koulibaly, ministro della difesa: migliore di serie A e Napoli inviolabile

Un campionato fantastico fin qui per Koulibaly, che è il difensore con la migliore media voto in A. In un’intervista il senegalese ha svelato i nomi degli attaccanti che lo fanno soffrire di più, e c’è anche un nome a sorpresa.
A cura di Mirko Cafaro
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Fin qui ha giocato 20 partite e soprattutto è il difensore con la media più alta del campionato, il suo contributo è stato notevole finora e anche grazie a lui il Napoli è la difesa meno battuta di A. Kalidou Koulibaly, centrale senegalese classe '91, è ormai una realtà di livello internazionale di questo Napoli da record e con ambizioni scudetto. Alla quarta stagione in A ha raggiunto la piena maturazione tecnico-tattica e in più compone con il più esperto Albiol uno dei tandem di centrali più forti e meglio amalgamati a livello europeo.

Sono anche le cifre a confermarlo. I partenopei, in 21 partite, hanno subito 13 gol, un numero nettamente inferiore rispetto a quelli incassati lo scorso anno e a fronte dei tanti gol realizzati (45). Altro aspetto da considerare, a proposito del cambio di mentalità intervenuto: sono già quattro le partite vinte per 1-0, a fronte di una sola nell'intero campionato scorso. Il calcio champagne di Sarri, insomma, si è fatto più accorto e ora poggia sulla pietra angolare della difesa che ha in Kalidou il suo perno insostituibile.

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Impressionante continuità

È la continuità l'elemento che impressiona maggiormente del girone di andata di Koulibaly. In 20 partite ha collezionato voti ampiamente positivi, con le uniche macchie di due insufficienze lievi (5,5) ricevute alla 12a, in occasione dello 0-0 con il Chievo, e alla 15a, per effetto dell'unica sconfitta subita dalla Juventus (1-0). A far da contraltare il picco raggiunto con i quattro gol realizzati alla Lazio, al Cagliari, al Torino e al Verona che hanno fruttato un 7 e due 7,5, tramutati in 10 e 10,5 al fantacalcio.

Creatura di Sarri

Il balzo in avanti di questa stagione è evidente anche dal confronto con le cifre di Koulibaly a livello individuale. Lo scorso anno ha chiuso con 6,27 di media e 6,38 di fantamedia, nel 2015-2016 si era attestato rispettivamente sul 6,32 e 6,15. In un girone, inoltre, ha già eguagliato il totale dei gol realizzati nei precedenti tre campionati. Insomma, Sarri è riuscito a trasformare un prodotto "grezzo", arrivato in Italia dopo due stagioni in Ligue 2 col Metz e altre due in Belgio con il Genk, in un elemento di prima fascia, ora ambito dai principali club del mondo.

Quali sono gli attaccanti che teme Koulibaly

Ci sono un paio di attaccanti che giudica quasi immarcabili il difensore senegalese. Koulibaly ovviamente teme il ‘Pipita', suo vecchio compagno di squadra che è stato decisivo nel match di campionato del San Paolo. Poi rispetta molto anche Icardi e Dzeko. Ma quello che spaventa di più il centrale del Napoli è Kalinic, bomber croato che con il Milan non è riuscito ancora a esprimersi su grandi livelli:

Gonzalo Higuain è l'attaccante che più di tutti lo ha messo (e lo mette) in difficoltà. Il Pipita conosce alla perfezione i movimenti della squadra e sa come affondare il colpo nella difesa partenopea, ma c'è il classico avversario che non t'aspetti nelle parole di Koulibaly quando gli chiedono chi sia il giocatore più duro da marcare.

Direi Icardi e Dzeko, ma quello che mi dà più fastidio è Kalinic, che gioca sempre sul filo del fuorigioco. Di certo, non affronterei quelli del Napoli: Callejon, Mertens e Insigne, sono autentici campioni.

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