Koulibaly e il gol alla Juventus: “Sentivo la paura nei giocatori bianconeri”
Una crescita esponenziale che gli ha permesso di diventare uno dei migliori centrali difensivi al mondo. Kalidou Koulibaly punto di forza e uomo mercato del Napoli è in lizza per il premio di "miglior calciatore africano dell'anno". Il difensore senegalese è un vero e proprio muro per la squadra di Ancelotti, e sfiderà, nella corsa al riconoscimento continentale, Mohamed Salah e Sadio Mané del Liverpool, Thomas Partey dell'Atletico Madrid e Mehdi Benatia degli acerrimi rivali della Juventus.
Koulibaly e il gol in Juventus-Napoli
Quella Juventus che proprio Kalidou Koulibaly ha fatto tremare nella scorsa stagione. Memorabile il gol vittoria segnato dal difensore nel finale dello scontro diretto dello Stadium che permise agli azzurri di riaprire la corsa scudetto. Un momento memorabile per il difensore senegalese che ai microfoni di BBC News Africa, ha raccontato così rilanciando la sfida ai bianconeri per la conquista del titolo: "Quel gol alla Juventus di un anno fa fu molto importante per me, voglio vincere qualcosa con il Napoli. I tifosi mi danno sempre tanto affetto e tanta fiducia, vorrei ricambiare vincendo lo Scudetto. Lo scorso anno ci abbiamo creduto fino alla fine, spaventando la Juventus. Loro ci temevano, ed è una sensazione gratificante sapere che i tuoi avversari ti temono".
L'obiettivo di Kalidou Koulibaly
Il passato è passato per Koulibaly che è pronto a sfidare nuovamente la Juventus in questa stagione, anche grazie all'arrivo di un tecnico esperto e vincente come Carlo Ancelotti. L'obiettivo primario a livello individuale è quello di lavorare duro per confermarsi uno dei migliori difensori al mondo: "La cosa più importante per me è lavorare e migliorare sempre per poter dimostrare di essere uno dei migliori difensori al mondo".
I modelli francesi di Koulibaly
E questo, per il centrale richiestissimo sul mercato, passa anche dall'esperienza con la maglia del Senegal. Koulibaly ha ammesso di essere cresciuto, anche imparando dalle stelle della nazionale francese, importanti per un giocatore come lui che si definisce dalla doppia cultura: "Sono nato in Francia ma ho in me due diverse culture, quella francese e quella senegalese. Nel 1998 ho visto la Francia vincere il Mondiale, vedere giocatori come Thuram e Zidane mi ha fatto capire che volevo diventare un calciatore. Credo che abbiamo fatto bene nell'ultimo Mondiale, per me è stata un'esperienza importante perché volevamo dimostrare di essere una delle migliori squadre africane. Voglio scrivere la storia del calcio senegalese, spero di farlo nel mio futuro".