Kolo Tourè positivo al doping: il padre difende il giocatore del Manchester City
La notizia di ieri ha lasciato tutti gli addetti ai lavori in Inghilterra di stucco: Kolo Tourè positivo al doping. Il difensore centrale del Manchester City di Roberto Mancini è risultato positivo all'antidoping, probabilmente per un integratore alimentare, ma che ha comunque portato alla sospensione a scopo precauzionale dell'atleta ivoriano. Sono circolate molte ipotesi riguardo a questa faccenda e la Federazione inglese ha aperto una inchiesta per fare piena luce, ma al momento come spesso accade l'opinione pubblica si è spaccata in due, dividendosi fra colpevolisti ed innocentisti. A schierarsi dalla parte del calciatore è stato il padre, che lo ha difeso da tutte le accuse in una intervista al popolare quotidiano "Sun".
Queste le sue dichiarazioni: "Siamo una famiglia molto religiosa, Kolo è un musulmano osservante e, quindi, non potrebbe mai trovarsi in una situazione del genere. Vuole soltanto fare le cose corrette e non userebbe mai droghe. In questo caso ha preso solamente un prodotto dimagrante senza sapere cosa ci fosse dentro". Un caso comunque molto spinoso che ha lasciato il mondo della Premier League a porsi delle domande.
I problemi a questo punto sorgono anche per il "Mancio", che perde uno dei punti di forza del suo scacchiere tattico. Si spera che la cosa non abbia contraccolpi psicologici anche sui suoi compagni di squadra.