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Keita, addio alla Lazio: “Non potevo più restare”

La Lazio ha perfezionato col Monaco la cessione di Keita per 30 milioni e bonus. Un’operazione di calciomercato che ha occupato le ultime notizie sulle trattative in Italia: beffate la Juventus, il Milan, l’Inter e il Napoli.
A cura di Maurizio De Santis
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Né Juventus, né Milan o Inter, né Napoli. Keita Baldé Diao lascia al Serie A e va al Monaco. Nella serata di martedì la Lazio ha formalizzato la cessione della 22enne ala destra al club del Principato. Un'operazione che ha portato nelle casse del presidente Lotito 30 milioni di euro più altri 5 di bonus. Al calciatore – costretto all'angolo dalla reticenza del patron a trattare a cifre inferiori la sua cessione – va un contratto fino al 2022 con un ingaggio a salire da 3 milioni netti a stagione.

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Il video messaggio di Keita per il saluto ai tifosi della Lazio

Entusiasta e sorridente per la foto di rito, così appare Keita nell'immagine che lo ritrae con la nuova maglia (indosserà la numero 24). Il calciatore può dirsi soddisfatto anche se in cuor suo ha cullato fino all'ultimo la possibilità che la Lazio dicesse sì alla Juventus, la società da lui prediletta. Capitale alle spalle, la nuova avventura riparte in Ligue 1. Su Instagram il calciatore ha pubblicato un messaggio di addio ai tifosi biancocelesti.

E' il momento di spiccare il volo

Il momento è arrivato – ha scritto il senegalese, si legge nel post a corredo di un video -. Devo spiccare il volo e provare a farcela da solo con le mie ali. Ali forgiate dalla vostra passione, dalle vostre pacche sulle spalle, dai bimbi con la mia maglia numero 14, da chi mi ha amato e incoraggiato. Guardo Roma dall'alto e ci vedo la Storia, lo scudetto primavera, i primi gol, sofferenze e gioie, quella doppietta, applausi e critiche, lo spogliatoio fatto di compagni e professionisti che mi hanno aiutato. Ma soprattutto voi tifosi.

Non potevo più restare, lo sapete tutti

Grazie a tutti coloro che mi hanno insegnato, aspettato e cresciuto. Non parlo solo di calcio ma anche di vita reale. Sono arrivato a Roma che ero un bambino, piccolo e sognatore, mi avete accompagnato fino al momento del salto. Non voglio essere ipocrita. Vado, voglio andare, non potevo più restare e lo sapete tutti. Inutile negare che avrei potuto, insieme al mio agente, scegliere altri modi di partire e invece abbiamo optato per il migliore.

Sentimento senza padroni

Quello che porta dei vantaggi anche alla società e quindi a voi. Per questo vi dedico il mio ultimo pensiero: tifosi e compagni di squadra. Grazie! Per me voi siete la Lazio. Un sentimento senza padroni che vola nel cielo. Una sensazione di libertà che non si può imprigionare.

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