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Keane: “Il fallo di Moreno su Shaw? Splendido”

L’ex centrocampista dello United ha giustificato il fallo costato la rottura di tibia e perone al giovane talento dichiarando: “Ce ne dovrebbero essere di più durante le partite”
A cura di Marco Beltrami
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Era la stagione 2000/2001 quando Roy Keane con un intervento killer provocò un infortunio serissimo al norvegese Alf-Inge Haaland. La colpa di quest'ultimo? Aver rotto i legamenti del centrocampista dello United, e credere in realtà che il giocatore irlandese stesse simulando, non rendendosi conto invece dell'entità del problema fisico. Ecco come il perno della squadra di Sir Alex Ferguson commentò l'accaduto: "Avevo aspettato abbastanza. L'ho colpito dannatamente forte. La palla era là (credo). Beccati questo stronzo. E non provare mai più a ghignarmi in faccia che sto simulando un infortunio". Insomma Keane è uno che di gioco duro se ne intende, e soprattutto ha conquistato con il suo piglio il cuore dei tifosi dei Red Devils grazie alle tante stagioni all'Old Trafford. Un feeling che rischia però di essere messo in discussione dalle sue ultime dichiarazioni: l'ex mediano ai microfoni di ITV ha commentato in maniera davvero inaspettata il durissimo intervento di Moreno, costato tibia e perone a Luke Shaw stella del Manchester United nell'ultima sfida di Champions contro il Psv.

Queste le parole del numero 2 della Nazionale irlandese: "L'intervento? Splendido, adoro il calcio fisico. Chi ha visto l'intervento non ha avuto una reazione sopra le righe. Del resto, quando vai a quella velocità, gli incidenti capitano. Anzi, sono sorpreso che non ce ne siano di più in una partita”. Parole destinate a sollevare un polverone di polemiche, anche se prendendole per un altro verso potrebbero contribuire ad allentare la tensione che si è creata intorno a Moreno. Non è bastato a quest'ultimo scusarsi e andare a trovare Shaw in ospedale: tante le minacce nei suoi confronti anche attraverso Twitter. Promesse macabre in vista della sfida di ritorno sono state fatte circolare sul popolare social network e addirittura una campagna per uccidere lui e i suoi parenti.

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