Karius non si dà pace: “Non ho chiuso occhio, mi dispiace ho deluso tutti”
Non si dà pace Loris Karius. Le immagini di quanto accaduto nella terribile serata di Kiev, con le sue due papere che hanno spianato la strada alla vittoria della Champions del Real sono ancora lì, davanti ai suoi occhi. A quasi 24 ore dalla finale del massimo trofeo continentale, l'estremo difensore del Liverpool ha rotto il silenzio. Difficile tenere tutto dentro, difficile provare a raccontare quello che sta vivendo, con il senso di colpa per aver contribuito a spegnere i sogni di gloria della sua stessa squadra.

Karius dopo le papere di Kiev non ha chiuso occhio
In un lungo messaggio divulgato sui propri canali social Instagram e Twitter, il portiere tedesco classe 1993 protagonista in negativo della finale di Champions League ha esternato il suo stato d'animo postando la foto mentre esce dal campo con il trofeo sullo sfondo. Una notte a dir poco difficile per Karius, ancora "sconvolto" per i suoi errori: "Non sono ancora riuscito a chiudere occhio. Le immagini stanno attraversando di continuo la mia mente. Sono infinitamente dispiaciuto per i miei compagni, i tifosi e per l'intero staff. So cosa ho combinato con quei due errori e so di aver deluso tutti".
Il portiere del Liverpool vorrebbe tornare indietro nel tempo
Se potesse, il portiere vorrebbe riavvolgere il nastro del tempo e tornare al momento precedente al passaggio del pallone a Benzema e a tiro tutt'altro che irresistibile di Gareth Bale. Purtroppo però bisogna fare i conti con la realtà che parla di un trofeo sfumato, e di un'occasione mancata per il Liverpool: "Vorrei tornare indietro ma non è possibile. Cosa ancora peggiore, pensavamo di poter battere il Real e siamo rimasti in gara a lungo".
Il ringraziamento di Karius al popolo Reds
E non può mancare un ringraziamento a tutti i tifosi, compagni, avversari e amici che nelle ultime ore gli sono stati vicini. Il pensiero è soprattutto rivolto al popolo Reds che si è dimostrato ancora una volta una grande famiglia: "Grazie ai nostri incredibili tifosi che sono venuti a Kiev e mi hanno sostenuto, anche dopo la partita. Non lo do per scontato e ancora una volta questo dimostra che grande famiglia siamo. Grazie e torneremo più forti".