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Karim Benzema, non c’è pace: accusato di coinvolgimento in un sequestro di persona

Karim Benzema che sta aspettando il verdetto del caso Valbuena con l’accusa di presunto ricatto nei confronti dell’ex compagno, fa i conti con un’altra brutta storia: è stato addirittura coinvolto in un tentativo di sequestro di persona da parte del suo ex agente. La punta del Real Madrid non ha perso tempo per difendersi su Twitter.
A cura di Marco Beltrami
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Piove sul bagnato per Karim Benzema. Periodo letteralmente da incubo per il centravanti del Real Madrid, che se in campo sta vivendo un momento di forma non brillante, dovrà fare i conti con un'altra grana extracalcistica. Dopo la chiusura ad un ritorno in nazionale da parte del presidente della Federcalcio per il caso Valbuena, con il presunto ricatto da parte di Benzema, nei suoi confronti per alcuni video a luci rosse nuova brutta storia per il bomber transalpino. Quest'ultimo sarebbe stato addirittura coinvolto in un tentativo di sequestro di persona.

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Karim Benzema, accusato di coinvolgimento in un sequestro di persona. Il racconto dei fatti

Il racconto dei fatti arriva dalla Francia e in particolare da Mediapart. Il protagonista della brutta storia è l'ex agente di Karim Benzema, ovvero Leo De Souza. Quest'ultimo ha denunciato di aver subito un'aggressione a Parigi, in occasione della partita tra il Psg e il Lione. Il procuratore nei pressi di un bar del tredicesimo arrondissement è stato raggiunto da un furgone scuro. Dallo stesso è sceso un uomo che ha aggredito De Souza che avrebbe visto nel retro del mezzo una sagoma simile a quella del bomber. Il tutto sarebbe accaduto per un presunto debito non saldato da parte dell'agente che si è poi rivolto alla polizia, denunciando dunque oltre all'aggressione il sequestro di persona, affermando che i protagonisti del tutto sarebbero stati amici di Benzema.

Benzema si difende dalle accuse sul suo profilo Twitter

Ovviamente il caso ha sollevato un vero e proprio polverone in terra transalpina. Karim Benzema non ha perso tempo, come accaduto in passato, per rispondere alla sua maniera. Il bomber del Real ha utilizzato il suo seguitissimo profilo Instagram per smentire il suo coinvolgimento nella vicenda legata all'aggressione di De Souza, sollevando anche perplessità sulla stessa. Queste le sue parole: "Un parente di Benzema tocca il braccio a De Souza ed è rapimento. De Souza viene picchiato, ma non manca neanche un giorno al lavoro. De Souza dice che nel furgone c’era Benzema, ma gli investigatori smentiscono questa idea. Ma questo mondo fa sul serio?". 

Tempi duri per Benzema in attesa del verdetto sul caso Valbuena

Un'altra grana dunque per Benzema che presto conoscerà il verdetto sull'altra delicata questione extracalcio che lo riguarda. Alcune settimane infatti e si conoscerà il verdetto, sul caso Valbuena che nel giugno 2015 aveva esposto di aver ricevuto una telefonata anonima in cui gli veniva richiesto di pagare la somma di 150 mila euro per non diffondere un filmato nel quale intratteneva rapporti sessuali. Benzema, addirittura sottoposto a fermo dalla polizia, avrebbe poi confessato secondo la stampa, di aver ricattato il suo compagno di squadra dell'epoca. Anche in questo caso il francese ha smentito il tutto, dovendo fare però i conti con l'esclusione, praticamente a vita, dalla nazionale francese.

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