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Kakà: “Allenare il Milan in futuro? Perché no”

Il brasiliano non direbbe di no ad un’eventuale chiamata del club rossonero: “Ho ancora il Milan nel mio cuore, come tutti i club in cui ho giocato. Penso di avere una porta aperta dappertutto”.
A cura di Marco Beltrami
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Ancora poche settimane e poi Ricardo Kakà potrà considerarsi a tutti gli effetti un ex calciatore dell'Orlando City. Il 31 dicembre del 2017 infatti scadrà il suo contratto con il club americano e il brasiliano classe 1992 sarà pronto per una nuova avventura professionale, sempre ammesso che non prenda in considerazione anche l'ipotesi di un ritiro. Nel frattempo Kakà ha pensato anche ad un ritorno al Milan magari nelle vesti di dirigente o addirittura di allenatore.

Kakà si sente ancora calciatore

In un'intervista concessa a Przeglad Sportowy, il trequartista ha confermato la sua volontà di proseguire la sua avventura nel mondo del calcio. Per adesso Kakà si sente ancora calciatore: "Non ho un contratto con nessun club, ma mi sento ancora un calciatore, e nelle prossime settimane deciderò il mio futuro. Mi piacerebbe continuare nel mondo del calcio, forse come allenatore o forse come direttore sportivo".

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Il brasiliano non direbbe no alla panchina del Milan

Il brasiliano dunque non disdegna un futuro dirigenziale o quello in panchina. E chissà che in futuro non arrivi per lui, una proposta da parte del Milan. In quel caso Kakà non direbbe di no: "Per essere un allenatore devi sentire la vocazione, potrei usare tutto quello che ho imparato da José Mourinho o Carlo Ancelotti. Zizou era unico come giocatore e ora lo è come allenatore, è adatto per questo ruolo. Allenare il Milan? Perché no? Ho ancora il Milan nel mio cuore, come tutti i club in cui ho giocato. Penso di avere una porta aperta dappertutto".

La competizione tra Neymar, Messi e Ronaldo

Una battuta anche sui campioni del momento, dal suo connazionale Neymar a Messi e Ronaldo, ovvero i tre calciatori che si contenderanno il prossimo Pallone d'Oro: "Neymar potrebbe diventare il campione del mondo con il Brasile, è maturato e non è mai stato così in forma. Messi e Cristiano Ronaldo nel corso degli anni e con l’aiuto dei media, hanno creato un’incredibile rivalità tra di loro. Oggi si fanno paragoni solo con loro e si vota per l’uno o l’altro, questo li motiva. Il Pallone d’Oro sarà vinto da altri solo quando questa rivalità finirà. Se tutto procederà come sembra, sono sicuro che prima o poi Neymar diventerà il miglior giocatore al mondo. Porterà il Paris Saint-Germain a vincere la Champions League. È il modo migliore per competere con Messi o Cristiano".

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