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Kabashi, la favola dell’ex rifugiato pronto ad esordire a 16 anni con il Kosovo

Il “piccolo Iniesta” delle giovanili del Barça, arrivato in Catalogna dopo la guerra in Kosovo, è stato convocato nella Nazionale del suo Paese.
A cura di Marco Beltrami
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Labinot Kabashi ha soli 16 anni ma la vita lo ha già messo di fronte a numerosi ostacoli. Il centrocampista nato in Finlandia e poi trasferitosi in Kosovo, terra della famiglia, è pronto a fare il suo esordio proprio con la giovane Nazionale kosovara. Il giovane ct Bunjaki a caccia di talenti per aumentare il tasso tecnico della rappresentativa da lui guidata, ha deciso di convocare il classe 2000 per il doppio impegno contro Croazia e Ucraina valide per il gruppo I di qualificazioni ai Mondiali del 2018. Un motivo d’orgoglio per Labinot che è una delle stelline delle giovanili del Barcellona, club che ha sempre un fiuto particolare nella ricerca dei prospetti più interessanti del palcoscenico calcistico internazionale.

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Kabashi dopo aver lasciato piccolissimo il Kosovo per fuggire dalle pulizie etniche dei serbi, ha trovato non poche difficoltà per poter realizzare il suo sogno di giocare a calcio. Trasferitosi in Spagna, tra gli Stati membri dell'Unione Europea a non aver mai riconosciuto l'indipendenza del Kosovo, il ragazzo non è riuscito a trovare club pronti a tesserarlo. Questo fino al 2010 quando il Barça gli ha aperto le porte della Masia.

Nell’Accademia catalana, Kabashi ha dimostrato sin da subito di avere numeri importanti al punto da scomodare paragoni importanti nientemeno che con l’ “illusionista” Iniesta. Un motivo d’orgoglio immenso per l’ex rifugiato che oggi si gode la convocazione in una Nazionale che sogna di prendere per mano. Prima però bisognerà far capire al giovane talento che quello che gli sta accadendo non è un sogno, ma si tratta della realtà. Queste infatti le sue parole ai microfoni di Barça Tv: “Quando mi hanno chiamato per comunicarmi la convocazione in nazionale nemmeno ci credevo è incredibile, sono davvero orgoglioso di rappresentare il Kosovo”.

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