Dopo la Uefa anche la Fifa accoglie il Kosovo
Dopo il via libera da parte dell'Uefa è arrivato anche il sì della Fifa che ha riconosciuto il Kosovo quale 210° membro della Federazione internazionale. Una giornata storica – l'ennesima – per lo Stato balcanico la cui ammissione era stata duramente osteggiata dalla Serbia, decisa perfino a fare ricorso al Tribunale per l'Arbitrato dello Sport di Losanna pur di fermare l'ingresso del ‘giovane' Paese nel consesso mondiale. Una protesta che ha riscosso i proseliti di Russia, Cina, Spagna, Grecia, Cipro, Slovacchia: tutte posizioni che i vertici di Belgrado adducono a loro favore e vanno a corredo della battaglia per il mancato riconoscimento dell'indipendenza dalla Serbia autoproclamata dal Kosovo il 17 febbraio 2008.
Con il via libera della Fifa ci sarà una nazione in più ai nastri di partenza delle prossime qualificazioni ai Mondiali in programma in Russia (2018). A giudicare dal parco giocatori disseminato per l'Europa e impegnati nei vari campionati, il Kosovo potrebbe contare anche su una rosa di tutto rispetto. Quasi impossibile che accada, considerato che la maggior parte dei migliori calciatori indossano già casacche di altre nazionali e dovrebbero rinunciarvi esplicitamente per aderire alla nazionale d'origine. Ujkani, ex portiere del Palermo (oggi al Latina) l'ha fatto. Januzaj del Manchester United, invece, s'è già pronunciato in maniera contraria: nato a Bruxelles (in Belgio) da genitori di origine kosovara, possiede solo passaporto belga e finora ha indossato la maglia dei ‘diavoli rossi' (il ct Wilmots, però, non lo ha incluso nel novero dei convocati per Euro 2016)
Calciatori come Shaqiri (ex Bayern Monaco e Inter) e Behrami (ex centrocampista di Fiorentina e Napoli) fanno parte ormai da tempo della nazionale svizzera, mentre Mehmeti (svedese naturalizzato albanese) da qualche tempo è protagonista con l'Albania di De Biasi.
