Juventus, verso Berlino con il dubbio sul futuro di Morata

Tutti a Berlino per cullare il sogno della Champions League e di uno storico Triplete contro il Barcellona. Il mondo Juve ha solo occhi testa e cuore per domani sera quando si consumerà l'atto finale e più importante della stagione. Tutti concentrati sul pezzo tranne una persona, Alfonso Morata, padre del giovane Alvaro che invece pensa ad altro, al futuro del suo figliolo che potrebbe essere anche lontano da Torino e da Vinovo visto che non c'è ancora nulla di concreto e che nel giro di 48 ore potrebbe vedere il proprio destino ancor meglio delineato dall'esito della partita.
Certo è che Alfonso Morata è una voce – stonata – fuori dal coro. Parlare adesso di mercato a 36 ore dalla finalissima sembra quasi una scelta studiata a tavolino per distrarre i bianconeri e fomentando i discorsi sul calciomercato attorno alla Juventus. Mentre tutti i discorsi e le possibili trattative sono congelate, il padre di Alvaro ne approfitta per tenere alto l'interesse attorno al figliolo esploso in bianconero tanto da aver spodestato nel posto da titolare il Re Leone Llorente. "Alvaro è sul mercato. E' un professionista ed è anche nel momento più alto della sua carriera. Stima molto Benitez ma il calcio è come il mercato azionario, in 48 ore può cambiare tutto" ha detto il genitore intervenendo in un programma sportivo radiofonico in Spagna.
Il diretto interessato però non commenta. Malgrado soprattutto in Spagna si parla molto di lui proprio per aver eliminato il Real Madrid in semifinale ed essere tra i più attesi protagonisti del match contro il Barcellona, Morata ha pensieri solo per Berlino: "La squadra è molto motivata, sappiamo di poter entrare nella storia del calcio. Una finale di Champions è un'emozione speciale, sarà molto dura perchè abbiamo davanti una grande squadra".
Di fronte la Juventus avrà sua maestà la Pulce in una gara che profuma ancora di derby, come quando vestiva la camiseta blanca: "Non ho paura, sono altre le cose della vita che fanno paura. Abbiamo tutto il rispetto per Messi, lui e Ronaldo sono sopra tutti gli altri. Ma abbiamo una grande difesa, possiamo fermarli. Sarà una motivazione speciale per me giocare e vincere contro il Barcellona. Se si dà soddisfazione a due tifoserie è meglio che farne felice solo una. Sono cresciuto nel Real, ho molti amici lì".