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Juventus, una montagna di rifiuti dove dovrà nascere la nuova cittadella bianconera

Nell’area torinese, dove il club campione d’Italia sta costruendo la sua “ciudad” sportiva, sono state trovate 12.000 tonnellate di rifiuti. All’orizzonte una dura battaglia con il Comune per i costi della bonifica.
A cura di Alberto Pucci
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Tutto il mondo è paese e anche Torino, purtroppo, è alle prese con le discariche a cielo aperto. Alla vigilia della super sfida contro il Napoli, il club bianconero ha infatti dovuto fare i conti (nel vero senso della parola) con una sgradevole sorpresa. Come riportato dall'edizione odierna de "La Stampa", nell'area scelta dalla Juventus (e acquistata a suon di milioni dal comune di Torino) per costruire la sua cittadella sportiva sono state trovate 12 mila tonnellate di rifiuti, prevalentemente materiale plastico, proprio dove dovrà essere costruito il nuovo centro sportivo e dove, fino a qualche settimana fa, sorgeva un campo rom fatto sgomberare poco prima dell'inizio della bonifica dell'area. Un problema che ha costretto la società juventina a spendere più del previsto per la "pulizia" della zona prescelta: una cifra che, adesso, è al centro di discussioni con il Comune di Torino, e con una parte della sua classe politica, che ha già fatto sapere di non volersi accollare la spesa "extra budget" a cui è andata incontro la società campione d'Italia. Alcuni consiglieri comunali (Sel e Fratelli d'Italia) hanno anche fatto sapere che daranno mandato alla Procura per individuare i responsabili di questo disastro ambientale e per colpire anche chi non ha vigilato a sufficienza sull'area della "Continassa".

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