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Juventus, Trezeguet: “Dalla gioia del 5 maggio al dolore per la finale con lo United”

Il centravanti francese racconta il suo decennio in bianconero.
A cura di Marco Beltrami
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"Che c'importa di Ronaldo noi c'abbiamo Trezeguet". Questo è uno dei tanti cori che i tifosi della Juventus riservavano ad uno dei giocatori più amati dalla curva bianconera. David Trezeguet, ha vestito la maglia della Vecchia Signora dal 2000 al 2010, collezionando 138 gol in 245 presenze. Un decennio importante per Trezegol che ha vinto due scudetti (con un altro revocato per le vicende di calciopoli), un campionato di Serie B, e 2 Supercoppe italiane. Con Alessandro Del Piero, il francese ha formato una delle coppie più prolifiche e osannate dai tifosi. Proprio loro che, a distanza di anni, si sono ritrovati da avversari in India. E proprio dopo lo scontro diretto con il suo ex compagno di reparto, Trezeguet si è raccontato in un'intervista esclusiva a "La tribù del calcio rivivendo le sue esperienze in bianconero e in primis la gioia più grande e la delusione più cocente: "La gioia più grande è lo scudetto del 2001/02, quello del 5 maggio, con l’Inter che si fa battere a sorpresa in casa della Lazio e noi che vinciamo a Udine e scavalchiamo i nerazzurri all'ultima giornata. Per me fu il primo Scudetto, inoltre la Juve non vinceva da tempo: fu molto bello. In generale, dell’esperienza in bianconero, ricordo l’Avvocato Agnelli: non si stancava mai di ripeterci che voleva che la Juventus fosse la squadra migliore del mondo. Forse non avremo mai incantato come gioco, ma come voglia di vincere non c’era nessuno come la Juve. l dolore più tremendo fu perdere la finale di Champions a Manchester. Eravamo fortissimi, avevamo vinto un altro scudetto e incontravamo il Milan che invece in campionato aveva fatto male. Ci sentivamo superiori, ma andò così: la partita non fu bella, la perdemmo ai rigori. Resta il rammarico più grande di tutta la mia vita".

Trezeguet e la Juventus, storia di un grande amore

L'esperienza alla Juventus ha inevitabilmente cambiato la vita e la carriera di Trezeguet, anche grazie ai tanti campioni incontrati in bianconero: "Arrivai alla Juventus a 22 anni e ricordo che firmai il contratto poco prima di giocare la finale dell’Europeo, guarda caso proprio contro l’Italia. Ero reduce da cinque anni al Monaco e feci il salto di qualità che avevo sempre sognato. Alla Juve trovai giocatori straordinari come Inzaghi, Del Piero, Davids, Montero: anche grandi uomini, come avrei scoperto nel tempo. Ed ebbi la fortuna di ricevere consigli da campioni francesi che giocavano, o avevano giocato, per la Juventus: Deschamps, Zidane, Platini. Fu un’esperienza straordinaria, fin dal primo ritiro a Chatillon, con lo stadio sempre pieno di tifosi. Ogni giorno che passava, crescevo".

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