Juventus, serata da dimenticare: era dal 2004 che non soffriva così in Europa

Il computer bianconero, dopo essere stato messo a dura prova nel turno europeo, ha bisogno di un riavvio. Dimenticare il pareggio sofferto colto in Germania e ripartire con nuova grinta dalla prossima trasferta di Empoli: questo l'obiettivo di Massimiliano Allegri, che vuole a tutti i costi cancellare la brutta esibizione di Monchengladbach. Le statistiche della partita giocata al "Borussia Park" sono impietose e fanno paura. La Juventus ha sofferto specialmente in mezzo al campo, dove il gioco era quasi esclusivamente nelle mani dei tedeschi. Il possesso palla bianconero è stato del 30,3%: una percentuale che, numeri alla mano, è la più bassa della storia juventina in Europa dal 2004 ad oggi. Con il pallone sempre tra i piedi, il Borussia Monchengladbach ha ovviamente finito per arrivare in area di rigore concludendo diverse volte verso la porta di Buffon obbligando il portierone della Juve ha incassare l'ennesimo gol stagionale, nonostante i miracoli in serie che il numero uno sta continuando a sfornare.
La trappola di Empoli – Un "trend" negativo, che coincide con alcune sbavature difensive anomale (vedi Chiellini sul gol dei tedeschi), sul quale Allegri dovrà subito riflettere perché la trasferta di Empoli è tutto fuorché una passeggiata di salute. La squadra toscana, infatti, ha dimostrato che sta continuando a giocare seguendo (a memoria) ciò che le era stato insegnato dal maestro Maurizio Sarri. Anche contro il Palermo, nella recente partita del "Barbera", l'Empoli ha messo in mostra un gioco brillante e offensivo con un Saponara in grande spolvero, capace di innescare attaccanti ispirati e pronti a far male. Le poche note positive che Allegri ha portato a Torino, sono senza dubbio il cuore con cui la Juve ha difeso il risultato e il ritorno di uomini chiave come Stephan Lichsteiner: rientrato in campo, con gol, dopo i recenti problemi fisici. Da questo dovrà ripartire la vecchia signora e dovrà cercare di farlo al più presto. In Europa la qualificazione è a portata di mano, ma in campionato occorre subito darsi una regolata.