Juventus, ecco Allegri: “Qui per vincere” (VIDEO)
Inizia l'era di Max Allegri della Juventus. L'ex-tecnico rossonero è stato presentato questo pomeriggio con una conferenza stampa allo Juventus Stadium. Idee chiare quelle del tecnico toscano, che non usa mezzi termini: "Sono qui per vincere", le sue prime parole in bianconero, anche se poi aggiunge che "non sarà facile vincere il quarto scudetto di fila". Domani il tecnico sosterrà il primo allenamento, mentre inizia a delinearsi anche il suo staff: il secondo di Max Allegri sarà Marco Landucci, che arriverà assieme al preparatore Simone Folletti, mentre l'attuale preparatore dei portieri Claudio Filippi sarà confermato. Dal mercato, anche se in conferenza stampa non se n'è parlato, inizia a girare voce che potrebbe arrivare subito Ignazio Abate, anche se i rossoneri vogliono 8 milioni cash e senza contropartite tecniche.
Marotta apre la conferenza stampa alle 15 e qualche minuto, in leggero ritardo. "Buongiorno a tutti. Come sapete, ieri si è chiusa l'esperienza di Antonio Conte da allenatore della Juventus. Un'esperienza assolutamente positiva e straordinaria. Quello che è stato fatto in questi tre anni è storico ed indimenticabile. Vincere tre scudetti e tre supercoppe in tre anni è qualcosa che rimane, anche in un palmares ricco di successi. Approfitto per ringraziare Antonio Conte per quello che ha fatto per la Juventus. Conte è un grande allenatore non per i titoli vinti, ma perché ha dimostrato grandissima professionalità e capacità. Conte è un forte motivatore, quindi dobbiamo fargli i migliori auguri di una carriera ricca di successi. Si chiude un capitolo vincente, ma se ne apre un altro che vuol vedere sempre e comunque la Juventus protagonista. E allora abbiamo identificato quello che poteva essere il profilo più adatto per sostituire un allenatore vincente come Antonio Conte: è qui con me Max Allegri, che voi conoscete bene".
Quindi tocca a Max Allegri, che dopo sei mesi torna a parlare di calcio in qualità di allenatore. "Buongiorno a tutti, da oggi iniziamo a lavorare insieme. Per me è un onore essere qui: la chiamata di ieri è stata un fulmine a ciel sereno, ma so cosa vuol dire accettare la proposta di una società importante come la Juventus. Da domani comincerò a lavorare con la società e la squadra: sono stato chiamato da una società ricca di storia e tradizione. Sono fortunato, perché da cinque anni alleno ad alti livelli. Prima una grane squadra come il Milan ed adesso la Juventus. È uno stimolo importante e un onore per continuare a vincere. Capisco lo scetticismo dei tifosi, in un giorno hanno cambiato allenatore. Li conquisterò con i risultati, il lavoro, il rispetto e la professionalità, avranno modo di conoscermi. Capisco l'importanza di allenare la Juventus, ed è normale che ci sia questa reazione da parte dei tifosi, perché Conte ha rappresentato la Juventus sia da giocatore che da allenatore".
Il tecnico toscano non si sottrae alle consuete domande di mercato. "Evra non si discute, è un giocatore di caratura internazionale. Conosco bene la squadra, e non intendo stravolgerla. Lavorerò per portare degli accorgimenti, per cercare di migliorare una squadra già grande. In Italia, la Juventus resta la favorita, ma vedremo alla fine del mercato come si saranno mosse anche le altre squadre. In Europa ci sono tanti club importanti e blasonati. Come ha fatto l'Atletico Madrid quest'anno, noi abbiamo il dovere di fare una grande Champions League: la Juventus deve stare tra le prime otto squadre d'Europa". Ma soprattutto, a tenere banco in queste ore è il futuro di Andrea Pirlo, che lasciò il Milan proprio a causa del tecnico toscano. "Con Andrea ho un ottimo rapporto, anche se non ci siamo ancora sentiti. Lui era ed è un campione. Al Milan con me ha fatto anni indimenticabili, anni che sta facendo anche qui e sono fortunato di averlo ritrovato. L'ultimo anno ha subito una serie di infortuni e poi ha fatto fatica a rientrare, ma io non ho mai messo in discussione il suo valore".
Capitolo cessioni: argomento particolarmente "caldo". La piazza è in fermento, e le possibili cessioni di Pogba e soprattuto di Vidal, che sembra ad un passo dal Manchester United, spingono i tifosi alla rivolta. Ma Allegri rassicura: "Pogba e Vidal sono giocatori della Juventus di livello internazionale e sono contento di allenarli. Io sono nuovo per i giocatori e loro per me, ma da quando rientreranno tutti cercheremo di continuare a lavorare per arrivare a vincere, cosa che non è sempre così scontata. E' difficile, ma cercherò di vincere il quarto scudetto e fare una Champions League da protagonisti". Anche Marotta getta acqua sul fuoco: "Arturo è un giocatore della Juventus e noi di fatto non l'abbiamo mai messo in vendita. Ce lo hanno chiesto tanti club, anche molto importanti, ma noi non ci siamo mai seduti ad un tavolo per trattare e ce lo teniamo stretto. Detto questo, per esperienza, dico che spesso è un giocatore che decide il proprio futuro. Lui ha detto più volte di essere felice di restare a Torino, e se questo pensiero dovesse essere confermato noi saremo felici di continuare assieme". Mentre per quanto riguarda Iturbe, arriva la fine della pista: "Si tratta di un giocatore importante e di valore: abbiamo avuto dei confronti col Verona, ma la situazione poi si è fermata. Anche alla luce di questo cambio tecnico, gli obiettivi sono differenti".