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Juventus, perché Cristiano Ronaldo non ha ancora segnato un gol in Serie A

Dopo tre giornate di campionato, l’attaccante portoghese è ancora a quota zero nella classifica cannonieri. Un dato allarmante? No, se si pensa alla stagione 2010/11 quando con il Real Madrid iniziò a segnare alla quarta giornata e finì per vincere il “Pichichi” con 40 reti. A contribuire l’iniziale astinenza di CR7, oltre a casualità e sfortuna, c’è anche la differenza tra il nostro torneo e quello spagnolo.
A cura di Alberto Pucci
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Non è certamente un problema, anzi, ma Cristiano Ronaldo ancora all'asciutto dopo tre giornate di campionato fa sicuramente discutere. Se la Juventus che vince non è una novità, lo è sicuramente vedere il cinque volte Pallone d'Oro fuori dalla classifica cannonieri e a quota zero anche nella casella dedicata agli assist. Di fronte alla domanda che si fanno molti tifosi ("Perché non ha ancora segnato un gol?"), si può e si deve dunque rispondere citando la più classica delle frasi utilizzate quando un bomber che arriva dall'estero non segna: la Serie A è il campionato più difficile per gli attaccanti.

Luogo comune? Assolutamente no, e per avere conferma CR7 potrebbe tranquillamente chiedere al suo amico Andrè Silva: autore di tre reti nella sua partita d'esordio con il Siviglia. Il nostro torneo continua infatti a confermarsi uno dei più duri per chi deve segnare, e questo a causa della presenza di difensori tecnicamente molto più preparati rispetto a quelli degli altri paesi e di allenatori in grado preparare le partite in maniera impeccabile. La differenza tra Serie A e Liga c'è e si vede. Basta prendere i dati delle ultime dieci classifiche cannonieri: in Italia soltanto Higuain nel 2015/16 è andato sopra le 30 reti, in Spagna tutti i "Pichichi" hanno invece chiuso ben al di sopra di questa quota gol.

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Il precedente della stagione 2010/11

Tra questi, ovviamente, anche Cristiano Ronaldo. Il fenomeno di Madeira, dal 2008/09 in avanti, di premi dedicati allo storico bomber dell'Athletic Bilbao ne ha vinti ben 3. Il primo nella stagione 2010/11: proprio l'anno in cui cominciò il campionato spagnolo senza segnare nelle prime tre giornate. Il portoghese si sbloccò infatti alla quarta (contro l'Espanyol in casa, dove segnarono anche il "Pipita" e Benzema) e chiuse la Liga vincendo la classifica cannonieri con 40 centri. Un precedente beneaugurante, che può dunque far sorridere i tifosi della Juventus.

A contribuire all'iniziale astinenza del numero 7 bianconero, oltre a quel "tarlo" psicologico che dopo un po' prende casa nella testa degli attaccanti che non segnano, ci sono ovviamente anche casualità e sfortuna. Contro Chievo, Lazio e Parma non si può certo dire che CR7 non ci abbia provato, tant'è vero che risulta il giocatore di Allegri con più conclusioni verso la porta avversaria all’attivo: ben 23 in tre gare. Al debutto il portoghese si è però schiantato contro Sorrentino (e non solo in senso figurato) e con i biancocelesti non ha avuto molta fortuna, specialmente in occasione del secondo gol di Mandzukic. Al "Tardini", invece, si è visto un Cristiano Ronaldo meno brillante e più nervoso: altri dettagli che hanno fino ad ora contribuito a fargli rimandare l'appuntamento con il suo primo gol italiano.

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