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Juventus, Nedved: “Jankto e Barak sono da big. Buffon? Gli darei il Pallone d’Oro”

Il vicepresidente della Juventus si è soffermato sul probabile ritiro di Gigi Buffon, è tornato sul suo addio al calcio giocato e sulle nuove leve calcistiche in Repubblica Ceca, non nascondendo il desiderio di portarli in bianconero.
A cura di Vito Lamorte
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Siamo solo a un punto sotto il Napoli, ma devo dire che loro stanno andando alla grande. Hanno una squadra ben costruita, hanno dei giocatori di carattere e tutti vogliono maledettamente lo scudetto che manca dai tempi di Maradona. Anche se per i tifosi la priorità è la Champions, noi vogliamo essere competitivi su tutto e soprattutto vincere il nostro settimo scudetto.

Pavel Nedved non vuole mollare nulla e ha lo stesso spirito di quando si metteva i calzoncini e gli scarpini e scendeva in campo. L'ex calciatore si è soffermato sulla lotta scudetto ma sa bene che per i tifosi bianconeri l'ossessione si chiama "Champions League".

Il vicepresidente della Juventus ha parlato al portale ceco Lidovky.cz e si è districato tra diversi argomenti che vanno dal  probabile ritiro di Gigi Buffon, è tornato sul suo addio al calcio giocato e ha cercato di fare il punto sui nuovi prospetti legati alla Repubblica Ceca, sua terra natale.

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Nedved su Buffon: Gli assegnerei il Pallone d'Oro

La Furia Ceca, così era stato soprannominato Nedved quando giocava, ha parlato del probabile ritiro di Gianluigi Buffon a fine della stagione e si è espresso così:

Non ha annunciato che si ritirerà a fine stagione, lo deciderà con il presidente Agnelli. Le prestazioni di Gigi sono comunque sempre grandiose e siamo felici di averlo tra noi. Pallone d'Oro? Fosse per me glielo assegnerei, è un calciatore davvero speciale. Purtroppo non puoi rallentare l'età e Gigi probabilmente non avrà il suo trofeo.

Nedved: USA? Volevo ritirarmi da protagonista

Il vicepresidente della Juventus è tornato sul suo di addio, dilungandosi su quei momenti e sulle opportunità di andare a giocare negli States mai prese in considerazione:

Ho dato tutto al calcio. Anche se mi diverto quando indosso gli scarpini e vado a giocare con gli amici, non mi manca molto. Quando ho detto che nel 2009 sarei andato in pensione non è stata una scelta difficile, ma quasi irreversibile. Non volevo giocare per un club più piccolo, ma avrei potuto. C'erano parecchie offerte dalla MLS, ma volevo ritirarmi ancora da protagonista e non sparire lentamente. E spero di esserci riuscito. Ho così tanto lavoro da dirigente che non so da dove iniziare, ma devo ammettere che mi dispiace che la mia carriera sia finita così velocemente.

Nedved: Jankto e Barak sono da big

Infine Pavel Nedved si è soffermato sui nuovi protagonisti del calcio ceco e ne ha individuati due che giocano in Italia, ovvero Jankto e Barak dell'Udinese:

Non bisogna guardare molto lontano, nell'Udinese ci sono Barak e Jankto che stanno andando alla grande. Certo, lì non c'è la pressione che c'è in un grande club, ma mi congratulo per le loro prestazioni. Il mio affetto nei confronti dei calciatori cechi è comprensibile e mi fa piacere quando qualcuno alla Juve dice ‘Questo Barak è un ragazzo solido'. L'idea di portare un giocatore ceco nella Juve è sempre in me. Non sto suggerendo nulla ma è chiaro che sia Jankto che Barak possono giocare in Serie A a un livello più alto. Jankto è veloce, diretto, affamato di vittorie. Di Barak mi colpisce la struttura fisica e l'umiltà, è un giocatore che attacca, difende e percorre molti chilometri a partita. Comunque non lo paragonerei a me stesso, non siamo uguali.

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