Juventus-Napoli: garanzia Bonucci, flop Pjanic e che bel Diawara
La Juventus si aggiudica il big match dello Stadium contro il Napoli (e sono sei consecutive a Torino). 2-1 il finale, al termine di un'autentica battaglia tattica e agonistica. Primo tempo noioso, con poche occasioni degne di nota ambo le parti e le due squadre impegnate a mantenersi ordinate e ben disposte in campo piuttosto che protese ad affondare i colpi. Alla ripresa la musica cambia, la Juventus prova a farsi più propositiva soprattutto sugli esterni, specie a seguito dell'ingresso di Cuadrado al posto dell'infortunato Chiellini, con conseguente passaggio dal 3-5-2 al 4-4-2, mentre il Napoli continua a prediligere trame fitte con intense sequenze di passaggi, alla ricerca di uno sbocco offensivo. La sbloccano i bianconeri con Bonucci, che approfitta di una topica di Ghoulam, ma Callejon impatta subito sfruttando al meglio un assist perfetto di Insigne, poi arriva l'invenzione di Higuain in tandem con Khedira. Tra i bianconeri da segnalare l'ultima mezz'ora in formato deluxe di Marchisio; tra i partenopei, segnali di risveglio da Insigne e Koulibaly fa (quasi) tutto bene.

Higuain non perdona, Diawara regista coi fiocchi
- Higuain non perdona. Non fosse riuscito ad avviare e finalizzare il gioiello del gol del 2-1, questa posizione di merito sarebbe stata di diritto di Koulibaly, capace – in coppia con Chiriches – di imbavagliarlo e cancellarlo dalla partita per buona parte dei 90′. Ma la taglia di un campione si vede anche dalla capacità di aspettare il momento giusto, un attimo di distrazione, un'occasione per arretrare sulla trequarti, sfuggire alla marcatura, suggerire un triangolo e poi chiuderlo con un mancino imprendibile per Reina.
- Garanzia Bonucci. I suoi piedi sono sempre una garanzia. Dà una mano in fase di impostazione, sbroglia situazioni intricate, consente alla squadra di avviare trame elaborate che prendono il la dalla difesa. Il gol poi è un gioiello di tempismo, coordinazione, tecnica e balistica.
- La personalità di Diawara. Il 19enne guineiano, che in estate il Napoli ha soffiato anche alla concorrenza della Juventus, viene preferito nuovamente a Jorginho e regge l'impatto con lo Stadium. Prestazione di carattere e molto intelligente: mette Hernanes in difficoltà spesso e volentieri, detta trame di gioca e tenta di frequente la giocata in verticale, ora per Callejon ora per Mertens.
Flop Pjanic, moviola Hernanes ma che errore Ghoulam
- Ghoulam, che errore. Poco da commentare, le immagini della rete di Bonucci dicono praticamente tutto. Con area piena, sugli sviluppi di un calcio piazzato, svirgola clamorosamente un pallone che si trasforma in un assist perfetto, a scavalcare la difesa, per l'inserimento di Bonucci.
- Moviola Hernanes. Nessun accanimento nei confronti del brasiliano, ma solo la semplice verità. Prestazione mediocre. Dovrebbe dettare i tempi della manovra, renderla più ariosa, accelerare e verticalizzare e invece pretende sempre un tempo di gioco in più, addormenta il possesso e non offre alcun valore aggiunto alla squadra che talvolta preferisce scavalcare il centrocampo. Buca anche la marcatura sul cross di Insigne che propizia il pari di Callejon.
- Delusione Pjanic. Il bosniaco, acquistato a peso d'oro dalla Roma per fare la differenza nel vivo della manovra e mettere a disposizione della squadra la sua leadership tecnico-tattica, vive un'altra partita da comparsa. Resta ai margini, non si propone, non trova mai i tempi giusti fino all'inevitabile sostituzione poco dopo un'ora di gioco.