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Juve-Napoli, vincere a Torino e fare ‘o miracolo scudetto: Sarri gioca così con Allegri

A pochi giorni da Juventus-Napoli, sono tanti i dubbi di formazione per entrambi gli allenatori. Sarri potrebbe anche pensare di accantonare per un attimo il 4-3-3 e schierare Milik insieme ai ‘tre piccoletti’ in attacco. Occhio alla sorpresa Zielinski al posto di Hamsik. Allegri medita invece l’esclusione di Dybala e un 4-3-3 con Mandzukic dal primo minuto.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Juventus-Napoli sarà decisiva per la conquista dello scudetto. Si gioca domenica sera, 22 aprile, alle ore 20.45. E’ inutile girarci intorno, perché nonostante le smentite dei due allenatori, la sfida tra bianconeri e gli azzurri decreterà sicuramente il prossimo campione d'Italia. Tanti i dubbi di formazione che alla vigilia stanno attanagliando i tecnici con Sarri orientato a presentarsi a Torino con il solito 4-3-3 ma con Milik dal primo minuto nuovamente al posto di Mertens. Ma l’ipotesi più affascinante, curiosa e rischiosa, potrebbe anche essere quella di affidarsi ad un 4-2-3-1 sperimentale con tutte e quattro le punte in campo dal primo minuto. In entrambe i casi potrebbe esserci Zielinski al posto di Marek HamsikAllegri invece ha diverse opzioni, soprattutto dal punto di vista dell'attacco con l'utilizzo probabile di Mandzukic dice dal primo minuto nella 4-3-3 di e partenza e la conseguente panchina clamorosa per Dybala con Higuain e Douglas Costa a completare il tridente offensivo.

Si potrebbe anche pensare ad un 4-3-2-1 utilizzato la prima volta proprio a Napoli alla ‘San Paolo’ nella match di andata con l'inserimento di Dybala e Douglas Costa alle spalle di Higuain con Pjanic e Khedira a centrocampo. Andiamo allora vedere, nello specifico, lo schieramento possibile in campo delle due squadre inserendo evidenziando anche i due moduli che ciascun allenatore sta pensando di voler utilizzare nella fondamentale sfida dell'Allianz Stadium che sarà fondamentale per capire chi trionferà in questo combattutissimo e bellissimo campionato.

La partita da vincere dal punto di vista tattico

Allegri nel match d’andata ha messo in campo, per la prima volta, una Juventus con un modulo 4-3-2-1 disposto ad ‘albero di Natale’. Uno schieramento che al termine della gara del ‘San Paolo’, vinta per 1-0 proprio grazie ad un gol dell’ex Higuain, gli garantiva copertura sugli esterni e solidità al centro del campo dove il Napoli è pericolosissimo ad impostare le pericolose azioni d’attacco degli azzurri e i tagli di Callejon e Insigne. In quell’occasione fu fondamentale la presenza in campo di Matuidi che, schierato nei tre di centrocampo, era bravissimo ad accompagnare l’azione d’attacco dei bianconeri ben coperto da Asamoah scelto proprio al posto di Alex Sandro per limitare la spinta di più uomini in quella zona di campo.

I moduli utilizzati dalla Juventus dopo il match d'andata con il Napoli (Transfermarkt)
I moduli utilizzati dalla Juventus dopo il match d'andata con il Napoli (Transfermarkt)

Un modulo quindi, che potremmo ritrovare anche al ritorno. Sarri invece, quasi sicuramente, potrebbe optare per il 4-3-3 con la conferma di Milik dal primo minuto. In tanti però, parlano di un tecnico toscano intenzionato anche a poter azzardare il 4-2-3-1. Ma con quali rischi? Tanti, perchè con uno svantaggio di 4 punti dai bianconeri, in un match decisivo, a fine campionato e con un modulo comunque sperimentale, ci vuole davvero coraggio. Il 4-3-2-1, dopo il Napoli, è stato utilizzato altre due volte: contro Verona e Cagliari.

Quanti dubbi di modulo per Allegri

La prima volta che Massimiliano Allegri utilizzò il 4-3-2-1 fu ‘San Paolo’ contro il Napoli nella gara vinta dai bianconeri. In quell'occasione fu dunque Matuidi a ricoprire il ruolo di collante tra il centrocampo e l'attacco con Douglas Costa e Dybala dietro a Higuain per cercare di mettere in difficoltà l'attenta difesa del Napoli. Potrebbe essere questa un'opzione riproposta nuovamente da Allegri domenica sera ma ovviamente non mancheranno le sorprese. Allegri infatti dovrà fare i conti con gli infortunati con Pjanic non in perfette condizioni e il recupero graduale di Cuadrado che potrebbe essere inserito a partita in corso. Potremmo dunque vedere ancora Matuidi nei tre di centrocampo al fianco di Khedira e del bosniaco (o Bentancur) con Dybala e lo stesso Douglas Costa alle spalle di Higuain.

La Juventus schierata in un 4-3-2-1 (Buildlineup)
La Juventus schierata in un 4-3-2-1 (Buildlineup)

Tutto confermato invece in difesa con il la conferma di Alex Sandro nel ruolo di terzino di sinistra e Lichtsteiner (oppure Barzagli) probabilmente a destra. Benatia e Chiellini a completare il pacchetto arretrato centrale con Buffon che ritrova nuovamente un posto da titolare dopo la temporanea panchina di Crotone. Una formazione che sicuramente darà molto equilibrio alla squadra e che consentirà ad Allegri di poter utilizzare al meglio una centrocampo che riesce a mettere in atto sia la fase difensiva che la fase offensiva. In questo sarà molto importante capire quali uomini sceglierà il tecnico livornese per evitare il pericoloso utilizzo degli esterni azzurri e le verticalizzazioni di Jorginho in grado di innescare la punta che ha il compito di favorire l'inserimento di Insigne e Callejon.

L’usato sicuro di Allegri con Mandzukic dal primo minuto

Ma come spesso accade in questi casi, il tecnico livornese potrebbe ricorrere all'utilizzo del cosiddetto ‘usato sicuro’ con l'impiego di Mario Mandzukic dalla primo minuto in un 4-3-3 molto più equilibrato e che dà maggiori garanzie dal punto di vista difensivo. Ma anche in attacco, in questo, è fondamentale l'utilizzo proprio della croato maestro nei rientri in fase difensiva e bravissimo nei capovolgimenti di fronte con l’innata capacità di trasformare un'azione da difensiva in offensiva e viceversa.

La Juventus schierata in un 4-3-3 (Buildlineup)
La Juventus schierata in un 4-3-3 (Buildlineup)

Allegri ha utilizzato nella seconda parte della stagione questo modulo che però vedrebbe l'esclusione clamorosa di Dybala dal primo minuto. Con il 4-3-3 infatti, potremmo vedere proprio l'ex Bayern a sinistra con Higuain al centro e Douglas Costa a sinistra. Un modulo utilizzato spesso proprio quando la ‘Joya' era infortunato e che ha consentito ad Allegri di avere maggiore solidità a centrocampo è più efficacia in fase offensiva sfruttando il ‘Pipita' favorito dalle accelerazioni di Douglas Costa.

Il 4-3-3 di Sarri con Milik al posto di Mertens?

Sarri arriva a Torino con la consapevolezza di poter realizzare davvero qualcosa di grande. Il vero dubbio del tecnico toscano è però l'utilizzo o meno dal primo minuto di Milik. Il polacco in gol ancora una volta contro l'Udinese dopo la rete che ha portato alla momentaneo pareggio in extremis contro il Chievo, terminato poi con il punteggio di 2-1, in favore del Napoli, potrebbe essere l'uomo in più all'Allianz Stadium. Ma non è da escludere un Dries Mertens che sicuramente non è in gran forma, ma che sempre un'arma in più per gli azzurri.

Il Napoli schierato in un 4-3-3 (Buildlineup)
Il Napoli schierato in un 4-3-3 (Buildlineup)

Il 4-3-3 quindi che si completerebbe poi con il solito centrocampo formato da Allan, Hamsik (con l'ipotesi Zielinski da non trascurare e potrebbe essere la sorpresa) e Jorginho a comporre il terzetto nella zona nevralgica del campo ma non è da escludere una possibile utilizzo dal primo minuto di Zielinski che potrebbe essere il vero jolly da utilizzare come un elemento di inserimento all'interno delle azioni di attacco azzurre. Un elemento, l'ex Empoli, capace di garantire imprevedibilità in fase offensiva, capace di poter mettere in difficoltà i centrali bianconeri con i suoi rapidi strappi e cambi di direzione.

Suggestione 4 punte, Sarri potrebbe azzardare!

Cosa c'è da aspettarsi allora? Un Sarri spregiudicato o attento e accorto a non subire gol e cercare di sferrare poi l'attacco decisivo per trovare la rete nel momento di maggiore intensità della sua squadra? In questo caso il tecnico toscano potrebbe anche utilizzare un 4-2-3-1 con il clamoroso utilizzo, sarebbe la prima volta in stagione, di tutte e quattro le punte a disposizione del Napoli. Potremmo dunque vedere Callejon, Mertens e Insigne alle spalle di Milik con Hamsik e probabilmente Diawara, capace di poter garantire maggiore solidità nella zona nevralgica del campo, al posto di Jorginho, a fare da scudo a centrocampo. Un modulo che però è anche molto pericoloso perché tra Callejon, Mertens e Insigne infatti, non ci sono giocatori che hanno caratteristiche importanti per poter rientrare per tutti i 90 minuti a dare una mano alla fase difensiva degli azzurri.

Il Napoli schierato in un 4-3-2-1 (Buildlineup)
Il Napoli schierato in un 4-3-2-1 (Buildlineup)

Ci sarebbe uno squilibrio tale da poter indurre poi la Juventus a sfruttare gli eventuali spazi liberi lasciati dagli azzurri, soprattutto sugli esterni e sappiamo quanto Allegri possa essere pericoloso in questo senso (vedi ritorno contro il Real Madrid). Il 4-2-3-1 però resta comunque un'ipotesi utilizzabile magari a gara in corso quando il risultato è fermo sulla pareggio con il Napoli magari in svantaggio. Siamo stati infatti spesso abituati a vedere Sarri affidarsi agli uomini che gli danno maggiori garanzie e al modulo che ha fatto di questo Napoli una delle squadre più belle d'Europa dal punto di vista del gioco. Ad oggi, sarebbe dunque impensabile immaginare un Napoli a 4 punte, decisamente a trazione anteriore. Ma pensando ai due moduli da scegliere e citando una battuta di "Ricomincio da tre", film di successo di un grande come Massimo Troisi, a proposito di Napoli, il 4-3-3 e il 4-3-2-1, possono essere visti come "O miracolo difficile e o’ miracolo facile".

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