Juventus-Napoli, 5 motivi per cui Allegri ha sbagliato tutto e Sarri gli ha dato scacco
Il tecnico della Juventus, Allegri, sbotta in conferenza stampa e difende la propria squadra dalle critiche arrivate dopo la sconfitta in casa contro il Napoli. Il gol segnato da Koulibaly nel finale ha assottigliato le distanze in classifica e portato gli azzurri a -1 dalla vetta quando mancano 4 giornate alla fine del campionato. Il calendario dice l'assegnazione dello scudetto si assegnerà in trasferta: da un lato i bianconeri che saranno impegnati sui campi di Inter e Roma (entrambe a caccia di un posto in Champions), dall'altro i partenopei che renderanno visita alla Fiorentina e alla Sampdoria (che sperano ancora nella qualificazione all'Europa League).
Sarà una lotta serrata, un finale thrilling bellissimo rispetto a quanti credevano che il +9 della ‘vecchia signora' fosse una sentenza per la stagione e per la conquista del settimo titolo consecutivo in Italia. Una partita a scacchi da condurre fino all'ultima mossa con Sarri che domenica sera l'ha messo in un angolo, costringendo il ‘re all'arrocco'. Come hanno interpretato il match? Come e perché il rivale toscano è riuscito ad avere la meglio? Allegri rigioca la partita d'andata: densità nel corridoio centrale, alza Pjanic perché vada a prendere Jorginho – che pure tocca più di 100 palloni – fa defluire il gioco del Napoli sulle fasce, annulla l'effetto dei triangoli continui. Non basta e per cinque buone ragioni. Eccole.
- 1. Ha la miglior difesa del campionato ma all'andata ha avuto un taglio di luce a favore, Higuain. Ieri, alla 100ma in bianconero, ha toccato 9 palloni in tutto il primo tempo.
- 2. Risultato: per la prima volta allo Juventus/Allianz Stadium, la Juve chiude una partita in casa senza mai tirare in porta
- 3. Allegri ha 18 giocatori sopra i 1000 minuti ma i cambi migliori li azzecca Sarri. Il Napoli cambia modulo ma non principi con Zielinski e Milik per Mertens e Hamsik: 4-2-3-1 elastico, più soluzioni nei corridoi interni
- 4. Il Napoli è la seconda squadra d'Europa per passaggi, Insigne il terzo per tiri. Ma una partita a scacchi la svolti con la giocata singola, episodica: Higuain all'andata, Koulibaly su una rivedibile copertura di Benatia, e sono due dopo il Bernabeu.
- 5. Quello del Napoli è un passaggio di tempo, un esame superato. E' una big e come tale dovrà pensarsi anche fuori dal campo.