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Juventus-Milan, in Coppa Italia ne resterà solo una… Reggina permettendo

Dopo la vittoria di misura contro il Cagliari, la Juventus attende il risultato della sfida di San Siro. Se i pronostici verranno rispettati, avremo l’ennesima replica di un “big match” immortale!
A cura di Alberto Pucci
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Allegri e Conte

La coppa snobbata – E' la parente "sfigata" di quella con le orecchie grandi, è quella che quasi tutti vorrebbero non giocare. E' talmente poco importante che le hanno rubato il proprio nome (in effetti: un pò "demodè") per assegnarle quello dello sponsor. Da tutti è trasversalmente riconosciuta come una rottura di scatole: un'impegno da evitare, come un salto in posta nel giorno delle pensioni, o da procrastinare a data da destinarsi. Le stanno tutti lontano, come se avesse una brutta malattia, almeno fino a quando il destino (ed il "tabellone") non arrivano in suo soccorso regalandole dei minuti di popolarità e gloria. E' in quel momento che la Coppa Italia, si prende la sua rivincita. In quel preciso istante diventa importante, prioritaria e ambita da tutti. Inutile girarci intorno e riaprire vecchie discussioni sulla riforma di questa competizione: ci vogliono gli scontri diretti, tra grandi squadre, per rianimare un paziente da sempre malaticcio.

Avvocati o calciatori ? – Sarebbe da bugiardi, non ammettere che il vero spettacolo stia per cominciare solo adesso. Dopo il "tutti contro tutti" dei quattro turni eliminatori, gli ottavi di finale avranno il compito di "scremare" ulteriormente e definire il tabellone dei quarti. Dopo Zdenek Zeman, che si era già portato avanti con il lavoro battendo l'Atalanta dell'Avvocato Stendardo, ieri è arrivato l'ok anche per Maran ed il Catania (vincente ai rigori in quel di Parma) e per la Juventus che ha battuto il Cagliari nel suo "Stadium". Il caso scoppiato a margine di Roma-Atalanta, è sintomatico di ciò appena scritto: è più importante scendere in campo in Coppa Italia o  "bigiare" l'impegno e dedicarsi a faccende personali (seppur importanti come l'esame da Avvocato)? Al di là delle prese di posizione di Damiano Tommasi e fatta la premessa che ogni qualvolta spunta un calciatore che dimostra di avere uno stile di vita lontano dal binomio "velina&macchinona", bisognerebbe far festa e stappare una "Magnum", consoliamoci con le probabili "supersfide" del prossimo 9 Gennaio: Inter-Napoli, Fiorentina-Roma e, soprattutto, Juventus-Milan!

Conte vs. Allegri: la sfida infinita – Ovviamente, non c'è ancora nulla di definitivo. Le uniche tre certezze si chiamano Roma, Catania e Juventus. Le altre squadre verranno fuori dalle sfide che, a partire da quella di stasera a San Siro, completeranno il calendario degli ottavi. Antonio Conte, con la vittoria di misura di ieri, si è già tolto il "problema" ed aspetta di sapere se Allegri riuscirà a fare altrettanto contro la Reggina. Può, l'undici calabrese, rovinare i piani del mister milanista e negare agli appassionati il gusto dell'ennesimo duello "bianco(rosso)nero"? La storia del calcio e, specialmente, quella del Milan direbbe di sì. Negli ultimi dieci anni il Diavolo ha alzato soltanto una volta il trofeo (2002/2003), snobbando spesso l'impegno o inciampando in un'accoppiamento particolarmente difficile. Rispetto alla concorrenza di Inter (4 coppe vinte dal 2003 in avanti), Roma e Lazio (due trionfi a testa), il Milan ha dimostrato di digerire poco l'impegno con la "Tim Cup". Addirittura peggio ha fatto la Juventus, che non vince dal lontano 1995 e che, l'anno scorso, è stata nettamente battuta in finale da un super Napoli.

Rivincita milanista – L'eventuale duello ai quarti, profumerebbe di rivincita per Massimiliano Allegri. Nella scorsa edizione, fu proprio la squadra bianconera a vincere la semifinale e volare a Roma per sfidare il Napoli. Per regalarsi un'altra chance, il tecnico rossonero dovrà battere la squadra di Dionigi reduce da due pareggi in campionato. Per l'allenatore amaranto, ovviamente felice per la gita nella "Disneyland" rossonera, si tratta di un ritorno alle origini dato che, dopo gli esordi con il Modena, mosse i suoi primi passi nel calcio che conta proprio nella "Primavera" del Milan. Non sarà, invece, un ritorno a casa per Gianmario Comi, giovane promessa rossonera (figlio d'arte) quest'anno in prestito in Calabria: un giocatore che, insieme a Ganz Jr., ha dimostrato di reggere il peso della maglia che fu di Marco Van Basten. A sfidare i ragazzini terribili di mister Dionigi, ci sarà un Milan con qualche riserva e qualche giovane da "testare" per il futuro. In primis Rodney Strasser che, infortunato De Jong, potrebbe avere qualche "carta" in più da giocare nel corso della stagione. Altre indicazioni importanti potrebbero arrivare da Niang (alias: Traorè) che, fin quì, ha lasciato traccia del suo passaggio a Milano solo per le sue scorribande notturne. La possibile rivincita con la Juventus, passa anche dalle giovani "voglie" delle seconde linee rossonere: Allegri ci crede, Reggina permettendo!

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