Juventus, la Procura della Figc apre un’inchiesta sui cori antisemiti contro i fiorentini
A pochi giorni dalla gara del "Franchi", il clima tra le tifoserie di Juventus e Fiorentina rischia di surriscaldarsi ulteriormente. Ad aggiungere un motivo di preoccupazione per il prossimo incrocio tra i due gruppi di ultrà, sono stati i cori beceri ascoltati allo "Stadium" in occasione di Juventus-Bologna. Durante il secondo tempo della sfida, dalla curva "Scirea" è infatti partito un coro anti-Fiorentina nel quale i tifosi viola sono stati definiti in modo dispregiativo degli "ebrei". Una vergognosa abitudine che gli ultrà della Juventus si portano dietro da tempo e che era già stata ascoltata meno di un anno fa quando fu intonato il coro vergognoso: "Firenze è una patria di infami. La odio da sempre perché i viola non sono italiani, ma una massa di ebrei". In seguito a quell'episodio, il giudice sportivo Gianpaolo Tosel aveva sanzionato la Juventus con l’obbligo di disputare una gara con settore denominato Curva Sud privo di spettatori.
Tosel pronto a chiudere lo Stadium
La decisione della Procura della Figc, che ha ora aperto nuovamente un fascicolo contro i tifosi della Juventus, prevedeva che l’esecuzione di tale sanzione fosse sospesa per un periodo di un anno e che, se durante tale periodo fosse stata commessa analoga violazione, la sospensione sarebbe stata revocata e la sanzione sarebbe stata aggiunta a quella comminata per la nuova violazione. In poche parole, se anche questa volta il giudice riterrà colpevole la tifoseria bianconera, per lo Stadium potrebbe scattare la sanzione più pesante: ovvero quella di giocare un turno di campionato a porte chiuse. Episodi di questo genere, purtroppo, a Torino non sono più una novità. Nello scorso ottobre, mentre l'Italia intera era in apprensione per le violente scosse di terremoto che avevano colpito molte zone del nostro paese, i tifosi della Juventus si erano un'altra volta esibiti nel pezzo forte del loro vergognoso repertorio: gli insulti ai napoletani e il solito aberrante (e irripetibile) invito al Vesuvio.