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Juventus, la Procura della Figc apre un’inchiesta sui cori antisemiti contro i fiorentini

Durante la sfida con il Bologna, la curva juventina ha intonato un coro antisemita contro la tifoseria della Fiorentina. La Figc sta indagando sull’episodio. In caso di condanna, la Juventus rischierebbe di giocare un turno di campionato a porte chiuse.
A cura di Alberto Pucci
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A pochi giorni dalla gara del "Franchi", il clima tra le tifoserie di Juventus e Fiorentina rischia di surriscaldarsi ulteriormente. Ad aggiungere un motivo di preoccupazione per il prossimo incrocio tra i due gruppi di ultrà, sono stati i cori beceri ascoltati allo "Stadium" in occasione di Juventus-Bologna. Durante il secondo tempo della sfida, dalla curva "Scirea" è infatti partito un coro anti-Fiorentina nel quale i tifosi viola sono stati definiti in modo dispregiativo degli "ebrei". Una vergognosa abitudine che gli ultrà della Juventus si portano dietro da tempo e che era già stata ascoltata meno di un anno fa quando fu intonato il coro vergognoso: "Firenze è una patria di infami. La odio da sempre perché i viola non sono italiani, ma una massa di ebrei". In seguito a quell'episodio, il giudice sportivo Gianpaolo Tosel aveva sanzionato la Juventus con l’obbligo di disputare una gara con settore denominato Curva Sud privo di spettatori.

Tosel pronto a chiudere lo Stadium

La decisione della Procura della Figc, che ha ora aperto nuovamente un fascicolo contro i tifosi della Juventus, prevedeva che l’esecuzione di tale sanzione fosse sospesa per un periodo di un anno e che, se durante tale periodo fosse stata commessa analoga violazione, la sospensione sarebbe stata revocata e la sanzione sarebbe stata aggiunta a quella comminata per la nuova violazione. In poche parole, se anche questa volta il giudice riterrà colpevole la tifoseria bianconera, per lo Stadium potrebbe scattare la sanzione più pesante: ovvero quella di giocare un turno di campionato a porte chiuse. Episodi di questo genere, purtroppo, a Torino non sono più una novità. Nello scorso ottobre, mentre l'Italia intera era in apprensione per le violente scosse di terremoto che avevano colpito molte zone del nostro paese, i tifosi della Juventus si erano un'altra volta esibiti nel pezzo forte del loro vergognoso repertorio: gli insulti ai napoletani e il solito aberrante (e irripetibile) invito al Vesuvio.

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