Juventus-Inter 2-0: Bonucci-Morata, nerazzurri ko
La Juventus sistema la pratica Inter con il più classico dei risultati: 2-0 con due gol nel secondo tempo e confermando che la rimonta sul Bayern in Coppa non ha comportato tossine ulteriori nelle gambe e nelle idee degli uomini di Allegri. Un successo che conferma la leadership in campionato in attesa del Napoli impegnato con la Fiorentina lunedi sera. I bianconeri si sono dimostrati una spanna superiori agli avversari, con un traversa colpita dopo soli 5 minuti, un gol ad inizio di ripresa e un penalty (generoso) verso la fine di gara. Per l'Inter solo qualche acuto sporadico nella ripresa dall'ultimo entrato Perisic ma nulla di più. Champions sempre più proibita per l'Inter, tricolore un po' più vicino per i bianconeri.
Primo tempo: il muro Inter regge
Subito Juve, traversa Hernanes – La Juventus non ha nessuna intenzione di lasciare punti in giro soprattutto contro l'Inter ad una manciata di giorni dalla rimonta in Champions contro il Bayern e in vista di una possibile leadership in campionato che deve rimanere di matrice bianconera. L'Inter si presenta allo JStadium con il solo intento di provare l'impossibile di fronte ad una avversaria nel pieno delle forze. E così i primi 15 minuti di gioco sono una completa agonia per la squadra di Mancini presa a pallonate dai bianconeri. Azioni in velocità, una traversa colpita dall'ex Hernanes dopo solo 5 ‘ di gioco (deviata da Handanovic), alcuna resistenza in area da parte dei difensori nerazzurri.
Reazione Palacio – L'Inter è in completa balia avversaria e rimedia brutte figure in difesa con Murillo in completa difficoltà e un centrocampo che risulta completamente assente. Lo 0-0 regge solamente per l'imprecisione per gli offensivi bianconeri, imprecisi e sfortunati in fase di conclusione ma il 3-5-2 di Mancini sembra fare acqua da ogni parte. La reazione nerazzurra si concretizza solamente al 17′ grazie alla voglia di Palacio di provare a impensierire la retroguardia bianconera con miseri risultati.
Reazione Inter – L'Inter riesce a reggere le spinte offensive della Juventus e prova a imbastire qualche sortita offensiva, come al 25′ quando Alex Sandro riesce ad anticipare D'Amobrosio per un colpo di testa che poteva essere decisivo verso Buffon. E proprio l'Inter ha l'occasione perfetta per il vantaggio con Icardi in uno svarione difensivo della Juventus, ma l'argentino non riesce a chiudere e mettere la palla alle spalle di Buffon al 32′ del primo tempo.
Secondo tempo: Bonucci-Morata Inter ko
Due minuti, Bonucci gol – La Juventus parte fortissimo alla ricerca del vantaggio che arriva nella prima vera occasione offensiva sul'ennesima amnesia della difesa nerazzurra che regala letteralmente il pallone a Bonucci che riesce a infilare la palla alle spalle di un incolpevole Handanovic. Per una Juventus che conferma la propria superiorità tecnica e tattica davanti ad un'Inter di Mancini subito di nuovo in balia degli avversari.
Inter in difficoltà – Mancini prova la contromossa disperata togliendo un mediano incontrista come Medel per un trequartista puro come Ljajic per una trazione anteriore maggiore che apre però le praterie alle ripartenze bianconere. L'Inter prova a reagire, ma per Buffon e la difesa bianconera non ci sono problemi: tutto finisce spesso a centrocampo dove la Juventus riesce a fermare le manovre nerazzurre sul nascere.
Morata bis – L'Inter fatica a proporsi in avanti mentre Allegri cambia Dybala con Morata. Una scelta che risulta perfetta qualche minuto più tardi quando Miranda in area nerazzurra interviene rudemente contro lo spagnolo in un modo che per Rocchi è da considerare fallo da rigore. Che l'ex Real non sbaglia dagli 11 metri spiazzando Handanovic.
Game over nerazzurro – Nel finale, il forcing dell'Inter non porta a nulla se non nell'esaltare le doti di Buffon, il migliore tra i migliori che si esalta e salva la propria porta anche dal gol della bandiera nerazzurra. Una sconfitta che certifica l'inferiorità nerazzurra e che conferma le qualità della squadra di Allegri che per l'ottava volta consecutiva in campionato resta con la propria porta inviolata.